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CdS-Napoli, Spalletti: un attacco dalle mille sorprese

Il tecnico potrà scegliere tra genialità, tecnica e velocità. Insigne, Mertens, Politano, Lozano e Ounas: attorno a Osimhen tante opzioni per stupire

di Antonio Giordano

CASTEL DI SANGRO – L’uomo che ad un certo punto della sua carriera, dovendo fare di necessità virtù, prese una squadra senza attaccanti e la trasformò quasi in una perfetta macchina da guerra, vestendo Totti da centravanti e lasciando che intorno a quel fenomeno girassero Perrotta, Taddei, Tommasi e Aquilani, ieri mattina, quando si è svegliato, ha improvvisamente scoperto di avere un Napoli che è pieno di punte, sono esterni di destra e di sinistra, sono disponibili ad inventarsi tante varie vite dentro una stessa partita, avvertono magicamente il richiamo della buon gusto, la definiscono in ampiezza o nella profondità, con l’atletismo, l’eleganza e l’estro che gli appartiene. (…)

 

Insigne, la guida. E Ciro?

Insigne è “il genio scaltro della bellezza”, un suono melodico che viene diffuso sostanzialmente a sinistra ma che poi si diffonde in quella centralità inseguita travestendosi da “falso dieci”, l’ispiratore di una trama che sconvolga, che consenta di avvicinarsi ad Osimhen, di entrare in contatto con Zielinski, di aprire la fascia a Mario Rui, di arrivare con quelle pennellate a Politano, a Lozano oppure a Ounas, così come accadeva con Callejon. (…) Mertens ha già vissuto tante esistenze, dopo essere nato esterno ha scoperto – con Sarri – di avere un cinismo del quale era inconsapevole: quando avrà sistemato la spalla, e ritrovato la sua vera anima che un po’ s’è spenta ed ha vagabondato nella normalità, il tiro a “Ciro” potrà rientrare tra i furti d’un autore che con scaltrezza s’è appostato nei sedici metri altrui, o anche decollare dal limite, in quelle opere d’arte (all’Olimpico con la Lazio, al “Maradona” quando era san Paolo con il Torino) e disegnare arcobaleni e speranze. (…)

 

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