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Parla Antonio: “Gioca sempre per la squadra, vuole vincere ed è molto umile. Non si è mai opposto a un cambio di modulo”
NAPOLI – Antonio Insigne, fratello del più famoso Lorenzo, asso del Napoli, è intervenuto in diretta a Radio Punto Nuovo: “Il mio augurio è quello di festeggiare i successi sia di Roberto (in forza al Benevento, ndr) che di Lorenzo. Al di là del calcio sono i miei fratelli e desidererei che a fine anno gioissero entrambi con la promozione in Serie A e la vittoria dello scudetto. E’ l’anno in cui Lorenzo può fare un salto di qualità, ci sono i presupposti per vincere lo scudetto anche se siamo un po’ distanti dalla prima in classifica, ma anche la Juve anni fa partì con il freno a mano tirato, e poi le vinse tutte. Non dobbiamo perdere la speranza; per quanto riguarda la Nazionale, penso sia un leader anche per loro. Come tutto il Napoli, le cose adesso non girano nel verso giusto. Lorenzo è stato sempre uno che è venuto fuori da momenti brutti, come negli anni passati. Il suo motto è quello di abbassare la testa e lavorare. Ci auguriamo che il Napoli riprenderà il suo cammino come noi tifosi ci aspettavamo. Credo che gli azzurri siano una squadra forte, con un grande allenatore che ha vinto ovunque, penso sia stato un piccolo periodo di sbandamento”.
Antonio continua a parlare di Lorenzo: “Come sta? Non l’ho ancora sentito, sarà occupato. Sull’incontro di ieri, posso dire che è l’ho sentito ed è tranquillo, sereno. E’ disponibile a giocare ovunque, è il capitano ed il primo tifoso, vuole solo giocare e dare il tutto per tutto. Ha voglia e foga di vincere con il Napoli, non riuscendoci ne soffre un po’. Lui non mi ha mai parlato male del tecnico, di qualche compagno, dell’ambiente. Ovviamente non tutti possono pensarla alla stessa maniera, ad ogni modo Insigne si mette a disposizione dell’allenatore e della squadra. Dispiace che a volte il malumore venga travisato. Ci resta male il tifoso, e anche lui che suda con quella maglia addosso”. Sulla sua collocazione tattica: “Lorenzo non ha mai imposto di voler giocare in una determinata posizione o di scendere per forza in campo. Come esterno d’attacco si è sempre perfettamente espresso, con Benitez, Sarri. Se Ancelotti vuole farlo giocare in un altro modulo, Lorenzo non si è mai opposto, non gioca per se stesso, ma per la squadra. Io gli critico di essere poco cattivo sotto porta, lui mi dice che non gli interessa se fa gol o assist, vuole portare i tre punti a casa. Presuntuoso? Non è vero, lui l’ha detto che gli dispiace sembrare così. A volte è chiuso ed introverso per cui può sembrare arrogante, ma non lo è. E’ umile, ama stare in famiglia. A volte può reagire male, ma è dato dalla rabbia del momento”.