Fonte:
Napoli Magazine
CASTEL VOLTURNO (CE) – Antonio Conte, allenatore del Napoli, ha parlato in Press Conference in vista di Inter-Napoli. Ecco quanto evidenziato da “Napoli Magazine”.
– Inter-Napoli, è il suo ritorno da ex…
“Fa sempre un certo effetto tornare dove si è lavorato duramente. E’ un carico di emozioni. Riaffiorano alla mente tante situazioni. Sono stati due anni felici. Nel primo anno siamo arrivati secondi perdendo la finale di Europa League, mentre nel secondo anno abbiamo vinto lo scudetto. E’ un’esperienza che porto dentro di me, come tutte le mie esperienze che ho sempre vissuto al massimo in tutto e per tutto”.
– Le parole di ADL cosa possono produrre?
“Non le ho lette. Qualsiasi cosa ha detto il presidente non c’è da commentare. Si ascolta e si va avanti. Non c’è nulla da dire. Il presidente l’ho visto la settimana scorsa e non mi ha detto nulla. Sono sue considerazioni, non commenterò mai le sue parole, nemmeno in futuro. Lui è il capo di tutto, io sono al di sotto del presidente”.
– La vittoria per chi conterebbe di più?
“Sono tre punti importanti per noi e per loro. L’Inter è forte, hanno lavorato benissimo. Si mettono in una posizione più alta delle antagoniste, hanno fatto un bellissimo lavoro. Sono tre punti in palio per loro come per noi. Ci sarà da giocare una partita. Non andiamo a San Siro per sventolare bandiera bianca, siamo convinti di poterci giocare le nostre carte. Ci siamo preparati con l’ambizione di giocarci la partita. Non lasciamo i tre punti prima di scendere in campo. Sarà un bel test, importante per capire che tipo di progressi stiamo facendo. Ci arriviamo da primi in classifica, l’obiettivo è di restare primi al termine della sfida”.
– E’ preoccupato del rendimento di Lukaku?
“Ogni partita c’è la domanda su Lukaku, non è fastidioso, ma parliamo della squadra. La crescita della squadra dipende dalla squadra. Il singolo non è mai così determinante per spostare dei valori. Solo la squadra è alla base di tutto. Non è giusto nei confronti degli altri parlare dei singoli”.
– Come sta Lobotka?
“La qualità di Lobotka la conosciamo tutti. Dobbiamo essere bravi a creare qualcosa in grado di sopperire ad una singola assenza, o a più assenze. Gilmour ha fatto bene in queste partite. Non mi sentirete mai lamentarmi perchè manca l’uno o l’altro. Abbiamo creato una rosa per sopperire a qualche problema o infortunio. Lobotka a metà settimana ha ripreso gli allenamenti con noi. Sta bene, ha recuperato ed è a disposizione. Che possa giocare titolare o a gara in corso è da valutare”.
– Che settimana è stata per la squadra?
“E’ stata una settimana di lavoro. Abbiamo analizzato in video la sconfitta. Ci sono tante cose da valutare, bisogna capire perchè c’è stato quest’inciampo. Dobbiamo capire quanto hanno inciso certe situazioni. I ragazzi hanno sempre grande voglia di allenarsi e migliorarsi”.
– Cosa deve fare il Napoli per mettere in difficoltà l’Inter?
“Dobbiamo giocarcela. Non dobbiamo fare da sparring partner, mettendo i guantoni per subire. Dobbiamo cercare di fare la partita. Penso che questo sia l’aspetto più giusto per continuare a crescere”.
– La fase offensiva, con una fase di costruzione, è il passo successivo per la crescita?
“Lavoriamo su tutti gli aspetti. Migliorare da primi in classifica significa ricercare l’eccellenza in assoluto. E noi lo facciamo per soddisfare tutte le esigenze”.
– Sei squadre in quattro punti, Inter-Napoli sarà determinante per la corsa scudetto?
“Nelle prime sei ci sono discorsi scudetto, Champions, Europa e Conference League”.
– Cosa si aspetta da Inter-Napoli?
“La statistica è stata molto equilibrata anche dopo l’Atalanta. A livello numerico l’Atalanta ha sfruttato meglio le occasioni avute. Con l’Inter mi aspetto di giocarci la gara, come avvenuto con i bergamaschi, ma dobbiamo essere più concreti in zona gol”.
– “Ricostruzione”, un termine che include cosa in prospettiva futura?
“E’ giusto dare uno stop sul termine, altrimenti diventiamo monotematici. Abbiamo intrepreso un percorso che prevede diversi step. Bisogna dare tempo per raggiungere i traguardi. Serve una forte ambizione per competere con le solite note. Sono cose che valutiamo col club e con il presidente. Non è che centro sportivo e stadio escono come funghi. Serve tempo, ma non vedo tutta questa pazienza per aspettare. Sarebbe importante partire per sviluppare tutto. E’ una piazza impaziente da questo punto di vista”.
– Manca un marcatore piccolo e brevilineo sugli attaccanti rapidi?
“Si lavora sempre di squadra, a livello difensivo. Non bisogna lasciare il compagno nell’uno contro uno. Poi se è uno è veloce, se è forte ti salta. Bisogna limitare queste situazioni”.
Antonio Petrazzuolo
Napoli Magazine