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“Napoli, chi verrà dopo di lui?”

Fonte: Napoli Magazine

NAPOLI – E ora chi verrà dopo di lui? Chi sarà il sostituto del tecnico campione d’Italia? E chi tirerà le fila della campagna acquisti? Chi sarà il nuovo direttore sportivo? Perché non si può godere pienamente di una felicità scoppiata 33 anni dopo? Stanchezza no, né Spalletti né Giuntoli hanno lavorato in miniera. Tensione sì, è naturale quando si cerca di dare il massimo nel proprio mestiere. Appagamento senz’altro. Hai toccato il cielo con un dito e sai, prevedi, che difficilmente potrai andare oltre. Peccato, la festa appena cominciata è già finita, gli amici se ne vanno. E’ stato tutto molto bello, ma sopraggiunge un velo di tristezza. Nuovi orizzonti, nuove sfide, stavolta non è questione di vil denaro. Forse, almeno per il Pelato di Certaldo, s’è trattato di tempistica, di una speranza venuta meno: rivedere contratto e tutto il resto, il futuro, durante il periodo del mondiale qatariota. Quel mancato venirsi incontro potrebbe essere stato la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Probabilmente il tecnico si concederà un anno sabbatico. Probabilmente il d.s. che ha vestito d’azzurro Osimhen, Kvara e Kim, i suoi capolavori, sarà stato attratto da una nuova sfida: la ricostruzione di una grande decaduta. Resta un uomo solo al comando, Aurelio Primo. Almeno per ora. Sono queste le situazioni in cui il presidente ama districarsi. Probabilmente ha già un asso nella manica per la panchina. Difficilmente, si lascia cogliere del tutto impreparato. Avrà già subdorato qualcosa prima, durante e subito dopo i giorni della gloria. Ed avrà allacciato i primi contatti con qualche santone straniero, probabilmente in terra di Spagna o d’Inghilterra. E se l’annuncerà proprio nel giorno della gran festa programmata ai primi di giugno? Intanto, un altro record s’è aggiunto agli altri: con lo scalpo preso ai nerazzurri cinesi di mister Spiaze non c’è stata una squadra che non sia stata messa sotto almeno una volta dal meraviglioso Napoli della grande cavalcata verso il tricolore. E’ stato bello davvero. Anche se la festa appena cominciata è già finita e gli amici se ne vanno.

 

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