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Fino a quando l’impasse?

Fonte:Napoli Magazine

NAPOLI – La questione dell’addio (o della conferma) di Luciano Spalletti che si trascina ormai da tanto tempo sta mettendo a dura prova la pazienza dei tifosi i quali desidererebbero, mai come in questo momento di festa, che tutte le componenti della Società andassero d’amore e d’accordo e che il futuro, oltre che il presente, fosse dipinto a tinte rosa. Invece non è così. Come se non bastassero i problemi reali, legati a quanto pare alla decisione dell’allenatore di interrompere il suo rapporto con il Napoli, nonostante che De Laurentiis, come era suo diritto, abbia unilateralmente fatto valere la clausola di prolungamento del contratto per un’altra stagione, ci si mette anche l’incomunicabilità tra il tecnico e il presidente a rendere più problematica la situazione. Per non parlare della mancanza di chiarezza che la gente mal sopporta. Dopo la famosa ultima cena, quella che si è tenuta nei giorni scorsi e durante la quale le parti si sarebbero chiarite, chi e quando deve comunicare l’esito sia pur negativo della trattativa per il rinnovo del contratto? I tifosi sono in ansia. Spalletti se ne vuole andare, se abbiamo capito bene districandoci fra i suoi slalom dialettici, tra le cose dette e non dette, tra le mezze verità e le allusioni ammiccanti. Ma non lo dice apertamente e chiede che lo faccia De Laurentiis. Il presidente è impegnato nell’organizzazione di un’altra mega festa, in programma al ‘Maradona’ il 4 giugno dopo l’ultima di campionato con la Sampdoria e sull’argomento non dà segni di vita. Fino a quando durerà questo impasse? E’ chiaro che i tifosi desidererebbero conoscere subito la verità ed è altrettanto chiaro che vorrebbero che Spalletti rimanesse seduto sulla panchina del Napoli. Ma se questo per una serie di ragioni che non conosciamo (e chissà se le conosceremo mai) non è possibile, che almeno lo si dica apertamente e possibilmente che se ne spieghino i motivi. In fondo non c’è nulla di male. Non è detto che due parti che liberamente sottoscrivono un contratto debbano per forza andare d’accordo per tutta la vita. L’importante è che ci si lasci senza rancori, con signorilità e con garbo, augurandosi a vicenda le migliori fortune. Spalletti si sistemerà altrove e De Laurentiis troverà un altro allenatore di rango. La vita continua per tutti… Certo per i tifosi sarebbe un po’ più preoccupante se la decisione di Spalletti dipendesse dal fatto di aver chiesto e non ottenuto garanzie tecniche sul futuro. Si è parlato forse, nel corso della famosa ultima cena, di campagna di rafforzamento (o eventualmente di indebolimento…) della rosa? E’ il disaccordo su questo tema il motivo alla base del diniego del tecnico a onorare fino in fondo il contratto firmato due anni fa? Gli interrogativi sono leciti e la gente, se così fosse, comprenderebbe meglio la decisione di Spalletti di voler chiudere il suo rapporto con il Calcio Napoli. Sia come sia, questa questione dell’allenatore sta sfuggendo di mano un po’ a tutti. E anche la festa di chiusura in programma il 4 giugno, finisce per assumere contorni un po’ grotteschi. Saranno consegnate coppe, medaglie, ricchi premi e cotillon e in quel frangente ancora non avremo ufficialmente saputo se l’allenatore resta o se ne va? E’ inevitabile che un velo di tristezza calerà sullo stadio e questo non è giusto per i tifosi che avrebbero avuto tutto il diritto di godere fino in fondo della gioia per aver visto finalmente la loro squadra trionfare e cucirsi lo scudetto tricolore sulle magliette.

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