Il capitano non accetterà offerte al ribasso e il suo contratto scadrà a giugno 2022: si punta al prolungamento
Magari la trama sarà complessa, magari sarà dura da imbastire e anche da rifinire, però alla fine è il risultato che conta, no? E l’obiettivo del Napoli è rinnovare il contratto di Lorenzo Insigne. In attesa di ascoltare la posizione ufficiale del club, considerando che il silenzio stampa indetto il 21 febbraio sarà interrotto mercoledì con una conferenza stampa di De Laurentiis, la storia del rinnovo del capitano è stata scritta attraverso le voci indiscrete e informali dei protagonisti, dei comprimari e finanche degli amici strilloni; e così, onde evitare di trasformare la storia in una stucchevole telenovela che neanche le soap di trent’anni fa, ieri attraverso canali decisamente autorevoli è venuta fuori l’intenzione della società. Da ripetere: proseguire il rapporto con il capitano. L’argomento, comunque, sarà affrontato dopo l’Europeo come ha già detto Lorenzo in Nazionale, e quantomeno il punto di partenza è comune.
Insigne vuole restare, ma non accetterà offerte al ribasso
Già: bisognerà poi far collimare offerta e controproposta, altroché, ma è abbastanza scontato che il Napoli farà di tutto per non perdere a zero o magari parcheggiare in tribuna per sei mesi un giocatore del genere, neo trentenne nel pieno della maturità, a maggior ragione dopo i casi Milik, Hysaj e Maksimovic. Non resta che attendere; anche il primo incontro con Spalletti, ovviamente destinato ad avere un certo peso. A proposito: il signor Luciano e il capitano hanno parlato al telefono. Un approccio. Un saluto. E allora, il caso annunciato dell’estate napoletana. Annunciato dall’inverno, se vogliamo, ma al di là delle classiche scaramucce che gli stessi attori principali hanno anche piacere a diffondere scientificamente, il finale è tutto da scrivere. Tutto da decidere. Fermo restando un filo sottile ma resistente che unisce le parti: il Napoli fa sapere di voler prolungare il contratto di Insigne e Insigne fa sapere di voler continuare a giocare nella squadra della sua vita. Già: ma entrambi alle proprie condizioni. Et voilà: ecco perché probabilmente sarà difficile trovare un accordo al volo, subito dopo la famosa deadline dell’Europeo, se uno o entrambi non ammorbidiranno le rispettive posizioni. Al di là di ogni smentita di sorta, ufficiale o informale, il capitano non ha alcuna intenzione di accettare decurtazioni dall’attuale ingaggio da 5 milioni di euro netti, e anzi aspira a un ritocco verso l’alto e dunque a ricevere il medesimo trattamento riservato al collega e amico Mertens un annetto fa. Con tre anni in meno d’età, tra l’altro. Il club, invece, aspira a un ritocco verso il basso, e di certo non accetterà di cedere al giocatore la gestione dei diritti d’immagine. Soluzione che in qualche modo il capitano gradirebbe in assenza di aumenti.