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Napoli, effetto Mertens sui rinnovi: la strategia del club

cds Per il belga prolungamento fino al 2022, ma in prima linea non c’è solo lui: il club azzurro ci prova con Callejon, mentre con Milik la trattativa si è arenata

NAPOLI – L’effetto-Mertens: a cascata, inevitabilmente. Nonostante la svolta nella telenovela del rinnovo fino al 2022 del re dei marcatori del Napoli – 121 gol in tutte le competizioni come Hamsik – il futuro degli attaccanti azzurri è tutt’altro che chiaro e definito. Anzi. A cominciare da Callejon, gemello di Dries considerando che anche il suo contratto con il club di De Laurentiis terminerà il 30 giugno ed è già libero di firmare per un’altra società a parametro zero: e in questo caso, la storia è decisamente più complessa per una diversità di vedute ancora piuttosto ampia, tant’è che sulle sue tracce s’è messo seriamente il Valencia. Molto seriamente.

Attacco cantiere

E allora, Dries&Co. E company, compagnia, compagni di squadra e anche di vicende. La certezza di fondo è che in questa fase l’attacco del Napoli, cioè il reparto, è un cantiere aperto. Lavori in corso, continui e costanti, con la sorpresa dietro l’angolo come ha testimoniato e confermato il caso di Mertens: quando scende in campo De Laurentiis, l’uomo che ha sostanzialmente risolto la questione a prescindere dall’incontro di domenica, può succedere di tutto. E così, partendo da questo presupposto, via ad analizzare le singoli situazioni: alcune da maneggiare con cura, soprattutto alla luce delle occasioni che il mercato offrirà (Lozano); altre da risolvere al volo in virtù della scadenza (Milik); e una, su tutte, da definire alla velocità della luce: Callejon.

 

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