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L’EDITORIALE – Antonio Petrazzuolo: “Napoli, poker da sballo con i Super Kvara e Osimhen! Il vento soffia spirali d’azzurro, con il Vesuvio a fare da cornice, in un mare ‘calmo’ di emozioni verso il tricolore!”

Fonte:NapoliMagazine

NAPOLI – Poker da sballo del Napoli in Piemonte e +19 sulla Lazio seconda in classifica. C’è solo da godere, oltre che da stropicciarsi gli occhi, dinanzi a questa squadra mai doma, che non teme alcun avversario ed ha una fame così evidente da non lasciare nemmeno le briciole a chi prova a frapporsi nel cammino incontrastato verso il tricolore. Contro un Toro che, soprattutto nel primo tempo, non ha lesinato legnate a centrocampo, gli uomini di Spalletti hanno saputo attendere il momento giusto per colpire. Quattro gol di pregevole fattura, con Osimhen e Kvaratskhelia devastanti per fantasia, generosità e finalizzazione. Victor, ancora, in volo di testa, poi Khvicha freddo e spietato dal dischetto, e vena gonfia sul collo come piace al mister, dopo essere stato bastonato senza alcuna pietà. Poi di nuovo Victor, bravo ad incrociare di “cabeza” il perfetto traversone di Olivera, ed infine un attimo di gloria per il subentrato Ndombele su assist al bacio del georgiano, dopo una fantastica azione corale. E così, mentre c’è ancora chi prova a sminuire questo gruppo parlando di piccole difficolta’, a mio avviso inesistenti, emerse nel primo tempo, in silenzio, senza fiatare, il Napoli prosegue la propria marcia trionfale. E lo fa con entusiasmo e qualita’, con i dribbling e gli assist di Kvara, con Osimhen che svetta oltre le teste di tutti gli avversari, i quali inutilmente lo accerchiano (altro che “lasciato solo”), e con un carattere, unito ad una personalità straripante, che non fanno altro che annichilire tutto il contorno, telecronisti inclusi. In uno stadio colorato d’azzurro, forte dei 10mila tifosi partenopei accorsi sugli spalti, si urla “vinceremo il tricolore”. E così sarà. Gioia piu’ che meritata, perchè oltre ai citati, c’è da elogiare la prontezza di riflessi di Meret su Ricci e la sistematica capacita’ di anticipare gli avversari di Kim, che Spalletti non ha risparmiato nemmeno per un minuto perche’ ben conosce le sue qualita’. Il sud coreano si conferma un muro invalicabile, tant’e’ che con Rrahmani prima e con Ostigard poi la musica non è cambiata. Il tutto mentre Di Lorenzo è apparso in un puro stato di grazia! Se poi a centrocampo Lobotka giostra sempre ad altissimi livelli ed Anguissa, con la classe di una pantera, va a fluttuare sulla mediana, ecco che anche Zielinski diventa libero di agire, soprattutto se capita la giornata in cui Lozano non riesce a sfondare sull’out destro con continuità. La sinfonia non e’ mutata nemmeno con l’ingresso di Elmas, Simeone e Gaetano nel finale. Insomma uno spettacolo totale, ottimamente curato nei minimi dettagli da Spalletti, abile a gestire i cambi, e che hanno “costretto” un tecnico severo come Juric, non avvezzo a sottolineare i meriti degli avversari, ad evidenziare le qualita’ del Napoli, che propone un calcio tutto da studiare. Come ha auspicato Meret: che sia solo l’inizio di un lungo ciclo. Ci sono tutti gli ingredienti per divertirsi nelle prossime stagioni, grazie ad un gruppo giovane, affamato, e che non ha alcuna intenzione di fermarsi! Il vento è cambiato e soffia spirali d’azzurro con il Vesuvio a fare da cornice. Nella potenza di questi elementi, in un mare (apparentemente) “calmo” di emozioni, tutta la forza del nuovo Napoli.

Antonio Petrazzuolo
Napoli Magazine
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