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Da il mattino:Napoli al centro del mondo: si accendono le luci sullo stadio San Paolo e sulla 30esima edizione delle Universiadi. Allo scoccare delle 21 è cominciato lo show firmato da Marco Balich sotto la regia di Lida Castelli che ha curato ogni singolo dettaglio dell’evento.
Sul prato una gigantesca lettera «U» delle Universiadi si è sovrapposta idealmente al Golfo di Napoli, mentre all’interno della lettera, e quindi del Golfo, si sono sistemati tutti gli atleti dei Giochi Universitari, idealmente «abbracciati» dal golfo e dalla città intera. I cartelli con i nomi delle nazioni partecipanti sono stati portati da migranti: «Per ricordarci – come ha detto il grande coreografo Balich – che siamo tutti migranti e parte dello stesso mondo».
In un San Paolo rinnovato nell’aspetto e gremito come nelle migliori occasioni, in tribuna d’onore era presente il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Hanno assistito alla cerimonia anche il presidente della Camera dei Deputati, Roberto Fico, i sottosegretari alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti, Simone Valente, Pina Castiello e Carlo Sibilia, il presidente del Coni Giovanni Malagò.
Mattarella, accompagnato dalla figlia, è stato accolto al suo arrivo al San Paolo dalle autorità locali: il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, l’arcivescovo di Napoli cardinale Crescenzio Sepe, il prefetto di Napoli Carmela Pagano. Il Presidente della Repubblica, prima dell’evento, ha incontrato Noemi, la bimba di 4 anni ferita in una sparatoria lo scorso 3 maggio. L’incontro è avvenuto all’interno dello stadio San Paolo; la piccola Noemi era accompagnata dai genitori.
Il sindaco ha quindi donato al Capo dello Stato una scultura dell’artista Lello Esposito. La scultura raffigura un vulcano con in cima un sole ed è intitolata ‘Esci Sole’. L’opera è realizzata in alluminio e bronzo.
Due omaggi a Napoli sono arrivati dalle squadre di Brasile e Uruguay. Gli atleti del Brasile sono entrati sul terreno dii gioco del San Paolo con una divisa da cuochi e un cappello da chef di cucina mostrando la scritta «Grazie per tutto, specialmente per lo sport, la cultura e la pizza». Un omaggio a Napoli è arrivato anche dagli atleti provenienti dall’Uruguay che sono entrati in campo sostenendo uno striscione con la scritta «Tante grazie Napoli, l’Uruguay ti ama». Entrambe le squadre hanno ricevuto scroscianti applausi dal San Paolo.
Molto intenso il momento in cui Malika Ayane ha cantato «L’italiano» di Toto Cutugno. Emozione alle stelle per l’ingresso del Tricolore: a portarlo Bebe Vio, la pluri campionessa mondiale e paralimpica di scherma, icona di determinazione e positività. Bebe Vio ha quindi consegnato la bandiera ai corazzieri appositamente designati per l’innalzamento sul pennone del tricolore vista la presenza in tribuna del Capo dello Stato, mentre la fanfara dei Carabinieri ha eseguito l’Inno di Mameli, cantato in coro dal San Paolo (diversamente da quanto accaduto in passato in altre manifestazioni sportive).
Dopodiché il Presidente della Repubblica ha ufficialmente dichiarato aperte le Universiadi di Napoli 2019. «È con la consapevolezza che questo grande evento sportivo – ha detto il Capo dello Stato accolto dagli applausi del San Paolo – contribuirà a rafforzare i legami tra i Paesi nel mondo che dichiaro aperta la trentesima edizione delle Universiadi».