Notizie

CdS, Verona-Napoli 3-1: Gattuso travolto da Juric

Il vantaggio iniziale di Lozano dopo 8 secondi e 95 non basta agli azzurri, rimontati e battuti dai gol di Dimarco, Barak e Zaccagni. Si rivede Osimhen

di Pasquale Salvione

Il Napoli spreca la grande occasione di rilanciarsi in campionato e crolla incredibilmente a Verona: Gattuso chiude il girone d’andata con sei sconfitte, resta a -9 dalla vetta, viene sorpassato in classifica da Juve e Atalanta ed esce dalla zona Champions (ora è sesto). Una settimana nera dopo la sconfitta in Supercoppa, un altro flop che conferma le difficoltà di una squadra che in questa stagione si accende a intermittenza, a volte è brillante, esageratamente spumeggiante, in altre occasioni si smarrisce in un bicchiere d’acqua. Come è successo al Bentegodi, quando gli azzurri sono stati capaci di dilapidare il vantaggio iniziale di Lozano e si sono fatti rimontare dalla squadra di Juric, brava a ribaltare la partita con Dimarco, Barak e Zaccagni.

Speedy Lozano non basta

C’è poco da salvare nella domenica del Napoli, se non il record stabilito da Lozano, autore del gol più veloce della storia azzurra realizzato dopo 8 secondi e 95 centesimi (palla al centro, lancio di Demme e diagonale vincente). Per il Chucky è il nono gol in campionato, solo Ronaldo (11) e Muriel (10) hanno segnato più gol di lui se si escludono i rigori. Un gol che purtroppo non è servito a Gattuso a portare a casa punti, perché il Napoli non ha avuto la capacità di sfruttare il vantaggio iniziale per portare la partita dalla sua parte. Ha sprecato le occasioni per il raddoppio con Zielinski e due volte con Demme, ha fatto prendere fiducia al Veronaed ha assistito senza opporsi alla grande reazione della squadra di Juric, che ha pareggiato nel primo tempo con Dimarco(che si è riscattato dal buco iniziale che aveva regalato il vantaggio a Lozano) e ha ribaltato il risultato nel secondo con Barak e con Zaccagni, il fantasista che piace molto a Giuntoli.

 

 

Juric la ribalta

Non può essere soddisfatto di niente Gattuso, ha ritrovato Mertens e Osimhen in vista della seconda parte di stagione, ma esce da Verona ulteriormente ridimensionato. Troppo fragile questo Napoli per pensare di recitare un ruolo da grande protagonista in campionato. Nemmeno la rabbia per la sconfitta in Supercoppa e la possibilità di portarsi a -6 dalla vetta con una partita in meno, hanno dato motivazioni in più a una squadra che dal punto di vista caratteriale continua a deludere. Male soprattutto Di Lorenzo e Bakayoko, evanescente Insigne, ancora impalpabili Mertens e Osimheninseriti da Gattuso nel finale con Politano, Elmas e Lobotka nel tentativo disperato di riaprire la partita. Questo Napoli ha grandi potenzialità, come dice il suo allenatore, ma non riesce a esprimerle con continuità. E’ questo il problema che è chiamato a risolvere Gattuso, è questo uno dei principali compiti di un allenatore.

Condividi