Il tecnico azzurro ha parlato alla vigilia del match di Europa League contro lo Spartak Mosca: “Vogliamo la qualificazione senza portarla troppo oltre”
NAPOLI – “Le difficoltà aiutano le persone normali a diventare persone stupende, ad avere un destino straordinario”. Con la classica lucidità Luciano Spalletti parla alla vigilia dell’importante sfida di Europa League contro lo Spartak Mosca e non si fa abbattere dalle tante assenze che hanno colpito la squadra in questi giorni, compresa l’ultima di Insigne: “Io mi aspettavo con una certa impazienza queste prime difficoltà però poi quando è andato tutto bene, sapevamo che non poteva durare che sarebbero arrivate sconfitte, come all’inizio, che qualche giocatore non sarebbe stato disponibile. Il fatto di avere una rosa a livello offensivo così ci aiuta ad andare oltre queste situazioni. Ci faremo carico un pezzettino ciascuno e andremo a sopperire alla mancanza di questi giocatori”. Gli azzurri si preparano per reagire anche all’ultima gara persa con l’Inter sulla quale il tecnico toscano torna a dire: “E’ mancato coraggio? No. Mi riferivo ad un solo momento della partita con l’Inter. Abbiamo fatto la partita e abbiamo trovato una squadra forte e con Inzaghi ha continuato a sviluppare il lavoro fatto anche precedentemente. noi siamo stati sempre dentro la partita, solo un pò di controllo nella fase centrale, ma poi c’è stata una grande reazione dopo il 3-1. Noi abbiamo avuto la vampata e se si analizza l’ultimo pezzo di partita ce la saremmo anche meritata. Mi aspettavo solo qualche scelta meno comoda perchè abbiamo il talento per farlo, mentre ci siamo accontentati”.
L’infortunio di Osimhen: ecco quando torna
Spalletti carica il Napoli
Spalletti pensa alla gara di domani che può portare i suoi ragazzi alla prossima fase: “La qualificazione non vogliamo portarla oltre, le intenzioni sono quelle. Anche in Italia ora ci dicono che non siamo al livello di quello europeo, il primo livello del calcio russo è sicuramente al pari del nostro”. Mancherà ovviamente Osimhen: “Spero di riverlo per il Milan il 19 dicembre, i medici mi hanno detto che l’intervento non vieterà di averlo a disposizione tra 3 o 4 settimane”, con un Napoli che si appende anche al ritrovato Mertens: “E’ un giocatore importante, ci ha messo qualche giorno in più a causa dell’operazione, rientra nelle poche valutazioni che devo fare in vista del doppio impegno settimanale”. Poi il tecnico azzurro conclude: “Sono anche io curioso di vedere che reazione avremo, ne abbiamo parlato brevemente, quando ci sono due giorni così si dedicano spazi alle cose, non possiamo fare delle lunghe riunioni e siamo rimasti focalizzati sull’assalto forte, noi preferiamo essere attaccati perché si crea spazio alle spalle, ma dipende anche quanto sei feroci nell’andare a prenderli. Abbiamo sbagliato qualche volta nell’accontentarci nel rompere l’azione, senza farla diventare una ripartenza, poi non siamo stati fortunatissimi negli episodi ma c’è la reazione ed il modo di tornare negli spogliatoi e fare l’allenamento prima di questa trasferta e mi fa vedere cosa hanno in testa, comportamenti che non tutti vedono, non si abbassa lo sguardo davanti alle difficoltà ed hanno fatto un grandissimo allenamento per rispondere al meglio”.