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CdS-Napoli-Roma 1-1: El Shaarawy spegne i sogni di Spalletti

Azzurri avanti con un rigore realizzato dal capitano, Mourinho trova il pareggio in pieno recupero con il Faraone e resta aggrappato alla corsa Champions (-5 dalla Juve). Spalletti ora è a -4 dal Milan e a -2 dall’Inter

di Pasquale Salvione

NAPOLI – I sogni scudetto del Napolisvaniscono nell’uovo di Pasqua. Spalletti non riesce a sfatare il tabù Mourinho (mai battuto in carriera) e dice definitivamente addio ai sogni di gloria. La Roma, come all’andata, costringe al pareggio il Napoli, continua nella sua striscia di risultati utili consecutivi (ora siamo a 12) e tiene viva la speranza di rincorrere il quarto posto (Juve a +5). Il punto raccolto al Maradona, invece, non ha nessuna utilità per il Napoli, ora sceso a -4 dal Milan capolista e a due lunghezze dall’Inter seconda, che ha sempre una partita da recuperare (mercoledì 27 a Bologna). Ha fatto troppo poco la squadra di Spalletti per portare a casa i tre punti, ha saputo soffrire all’inizio ed è venuta fuori alla distanza invece la Roma, che è uscita dal Maradona con un pareggio più che meritato. Ha raccolto fischi alla fine invece l’allenatore azzurro, in queste ultime partite di campionato dovrà solo guardarsi le spalle dalla Juve.

 

Insigne, un rigore inutile

Eppure la partita si era messa subito bene per il Napoli. La scelta di Spalletti di lasciare fuori Zielinski e di affidarsi a un centrocampo con più sostanza e più dinamismo (Anguissa e Fabian Ruiz accanto a Lobotka) ha consentito agli di prendere in mano la partita. Le motivazioni e la spinta dei 40mila del Maradona hanno fatto il resto, con l’episodio che ha stappato la serata arrivato dopo soli sette minuti: imbucata di Lobotka e contatto in area fra Lozano e Ibanez. L’arbitro Di Bello ha lasciato giocare, il Var Di Paolo lo ha richiamato al monitor dopo due minuti: penalty realizzato da Insigne nel solito angolo alla destra del portiere. Ha continuato a premere il Napoli e ha sfiorato il bis con una doppia occasione in pochi secondi per Osimhen e Lozano. Ha sofferto invece la Roma, appoggiata alla verve di un ispirato Abraham, ma con uno Zaniolo lontano parente di quello della fantastica notte europea di giovedì scorso. Ha cercato di aiutarla Osimhen, con una deviazione di testa su una punizione di Pellegrini che si è stampata sulla traversa a Meret battuto. Il portiere azzurro è stato bravo poi a opporsi a Zalewski, autore del primo tiro in porta della Roma nel recupero del primo tempo.

 

Il Napoli sparisce, la Roma cresce

Mourinho è tornato in campo con Mkhitaryan al posto di Cristante e ha corso subito un brivido su un diagonale a lato di Osimhen. Dall’altro lato Spalletti ha perso per infortunio Lobotka, l’unico a riuscire a dare un senso geometrico al Napoli. Al suo posto è entrato Zielinski con Fabian Ruiz passato a fare il play: un cambio forzato che ha sfilacciato gli azzurri, capaci di regalare su un vassoio d’argento tre occasioni ravvicinate alla Roma. La prima l’ha fallita in maniera clamorosa di testa Abraham, la seconda – sempre con un’incornata – Mancini, la terza l’ha avuta Pellegrini (chiusura in extremis di Mario Rui).

La zampata del Faraone

Spalletti è corso ai ripari con Elmas e Demme al posto degli esausti Lozano e Fabian Ruiz e ha visto il Napoli tornare ad affacciarsi davanti con tre conclusioni da fuori di Zielinski (due) e Elmas. Con Veretout e El Shaarawy per Oliveira e Zalewsky, Mourinho ha giocato il tutto per tutto nel finale. Zaniolosi è prima fatto ammonire (era diffidato e salterà l’Inter), poi ha chiesto un rigore per un contatto con Meret in uscita (l’arbitro ha fatto giocare, il Var non è intervenuto e la panchina della Roma si è infuriata) e alla fine ha lasciato il campo per infortunio (dentro Felix e anche Carles Perez per Mancini). Con il Napoli in continua sofferenza Spalletti è passato alla difesa a 5 nel finale (Juan Jesus e Mertens per Insigne e Osimhen) ma non è riuscito a frenare la veemenza della Roma, capace di trovare la zampata del pareggio all’inizio degli 8 minuti di recupero con El Shaarawy, lasciato tutto solo in area e liberato da un preziosismo di Abraham. Mourinho ha esultato entrando in campo, Spalletti non ha potuto far altro che mandare giù un altro boccone amaro. L’ennesimo di una stagione che rischia di essersi chiusa in una amara Pasquetta.

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