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CdS-Napoli-Genoa 3-0: tutti in piedi per Insigne, festa e lacrime

Napoli-Genoa 3-0: tutti in piedi per Insigne, festa e lacrim

Grande festa per l’ultima partita del capitano al Maradona: un suo rigore e i gol di Osimhen e Lobotka affondano Blessin, ora a un passo dalla serie B

di Pasquale Salvione

Un pomeriggio di lacrime, di emozioni, di sentimenti che tradiscono un amore enorme. Il saluto dei tifosi del Napoli a Lorenzo Insigne è stato commovente, l’abbraccio dei 50mila del Maradona intenso e appassionato, il capitano partenopeo ha giocato l’ultima partita a Fuorigrotta con la maglia azzurra in un tourbillon di sensazioni. Il pasillo iniziale, il messaggio per i tifosi, il gol realizzato su rigore ripetuto che lo ha portato a diventare il secondo marcatore della storia azzurra (112 reti secondo solo a Mertens) e l’ovazione finale: alla fine è stata una festa, come quella del Napoli che ha messo al sicuro il terzo posto in classifica e potrà giocare senza nessun assillo l’ultima partita in casa dello Spezia.

Il Napoli blinda il terzo posto

Osimhen (al 14° centro stagionale), Insigne e Lobotka hanno quasi condannato alla serie B il Genoa, sprofondato nel tunnel al termine di una stagione disastrosa e di scelte discutibili. Nel pomeriggio estivo del Maradona la squadra di Blessin ci ha provato in tutti i modi ad alimentare le chances di salvezza, ma non è riuscito a concretizzare mai le palle gol create. I rossoblù sono partiti bene all’inizio dei due tempi, ma stati fermati da una traversa (Yeboah) e da un super Ospina (gigantesco su Portanova). Il Napoli ha sofferto molto il ritmo iniziale del Genoa, ma poi ha preso il sopravvento grazie alla differenza tecnica che è venuta fuori.

 

Insigne, Osimhen e Lobotka decisivi

La partita l’ha sbloccata Osimhen di testa su un cross al bacio di Di Lorenzo, l’ha messa al sicuro Insigne su rigore (11 gol in campionato) e l’ha chiusa Lobotka, al suo primo centro in Italia. Tutto il Napoli ha cercato di far segnare il capitano, che è stato fortunato nell’episodio del rigore: il primo lo aveva calciato sul palo con ribattuta vincente di Di Lorenzo. Il Var è intervenuto e lo ha fatto ripetere (l’esterno azzurro era entrato prima in area), sulla ripetizione Insigne non ha lasciato scampo a Sirigu. Le lacrime con cui ha esultato e con le quali ha lasciato il campo per la standing ovation finale sono state la fotografia più emblematica del pomeriggio. Domenica prossima a La Spezia si chiuderà un’era, quella di Lorenzo il Magnifico, il figlio di Napoli.

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