Le reti di Belotti su rigore e Locatelli (prima marcatura in azzurro) regalano i tre punti a Mancini e spezzano il tabù bulgaro al termine di una partita più complicata del previsto. Mercoledì la sfida alla Lituania
L’Italia di Mancini sa solo vincere. E’ questa la notizia più bella in una serata più complicata del previsto. Belotti e Locatelli spezzano il tabù Bulgaria (quattro pareggi e due sconfitte negli ultimi scontri diretti) e permettono agli azzurri di proseguire a punteggio pieno il proprio cammino nel girone di qualificazione mondiale. Un’Italia non irresistibile ma concreta, brava a soffrire senza perdere la testa e a sistemare una partita complicata, sbloccata solo grazie ad un rigore realizzato da Belotti sul tramonto della prima frazione. Meglio la ripresa, soprattutto nella fase finale, con la prima gioia in azzurro di Locatelli, autore di una rete di pregevole fattura. Adesso per Mancini ci sarà un’altra trasferta, stavolta in Lituania. Una gara da non fallire per mantenere il primato del girone, provando a sfruttare il turno di riposo della Svizzera di Petkovic.
A Sofia il ct Mancini cambia l’undici titolare rispetto al match vinto contro l’Irlanda del Nord. In avanti c’è Belotti al posto di Immobile con Insigne e Chiesa ai suoi fianchi. A centrocampo spazio per Sensi.
L’Italia soffre, poi ci pensa Belotti
L’approccio al match è molto positivo per gli azzurri che spingono subito sull’acceleratore nel tentativo di sbloccare il risultato. Belotti ha un paio di chance, al pari di Sensi e Chiesa. La palla però non entra e questo complica i piani di Mancini. La Bulgaria gioca compatta, chiude tutti gli spazi e la mette sul piano fisico, costruendo una gara molto ostica per gli azzurri che dopo il pimpante avvio trovano enormi difficoltà a presentarsi con pericolosità dalle parti di Ivanov. La manovra azzurra si sviluppa soprattutto sulla sinistra dove Spinazzola si propone spesso crossando palloni interessanti che però non trovano mai la zampata dei compagni in area di rigore. Chiesa viene cercato poco e male, Insigne si accende ad intermittenza. A centrocampo mancano la luce di Verratti (spento e poco efficace nel trovare spazi giocabili per innescare i compagni) e il solito dinamismo di Barella. Senza il cervello la manovra azzurra appare troppo lenta e imprecisa. Si procede al piccolo trotto, con la Bulgaria che ringrazia e assiste senza ansia allo scorrere dei minuti. La svolta arriva in chiusura di primo tempo quando finalmente si accende Insigne, bravissimo a servire in verticale Belotti. L’attaccante del Toro viene ostacolato da Dimov e finisce a terra in area bulgara. Per l’arbitro è rigore e lo stesso Belotti dal dischetto non fallisce. E’ l’1-0 che permette agli azzurri di uscire dalle sabbie mobili di una gara molto più complessa del previsto.
Locatelli, che gol nella ripresa!
La ripresa continua sullo stesso spartito. L’Italia tiene palla ma non riesce mai ad accelerare la propria manovra. La Bulgaria si affaccia con maggior frequenza dalle parti di Donnarumma e al 58’ reclama un rigore per un tocco sospetto con la mano di Sensi su cross di Tsvetanov. L’arbitro Vincic fa proseguire. Poco dopo è Belotti a chiedere un penalty dopo un fallo subito in area avversaria. L’Italia nella ripresa soffre la confusa ma ben più convinta spinta bulgara. In contropiede gli azzurri hanno una grande chance al 72’ per chiudere il conto con il solito Belotti: lancio di Verratti per il capitano del Toro che supera il portiere con un delicato pallonetto ma vede il pallone finire sul palo. Sulla ribattuta è clamoroso l’errore del Gallo, incapace di trovare la porta rimasta sguarnita. Mancini inserisce Di Lorenzo e Locatelli, poi Bernardeschi e Immobile. Nell’ultimo quarto d’ora la timida spinta dei padroni di casa si esaurisce presto e il raddoppio azzurro si materializza all’82’ con un grandissimo tiro a giro di Locatelli su assist di Verratti. Per il calciatore del Sassuolo è la prima marcatura in azzurro. Il 2-0 chiude i giochi e fa partire i titoli di coda su un match che un’Italia non irresistibile ha comunque portato a casa con merito. Prima del fischio finale c’è ancora il tempo per vedere Immobile divorarsi in un paio di circostanze il tris. Poco male. L’Italia chiude per la quinta volta consecutiva senza subire gol e inanella la 24.a volta partita consecutiva senza perdere. Il primato del girone può essere rinsaldato fra tre giorni nella sfida contro la Lituania. Per il momento è giusto godersi questa Nazionale che anche quando non entusiasma riesce comunque a portare a casa i tre punti. Di motivi per sorridere Mancini ne ha parecchi.