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“Le parole di De Laurentiis hanno chiarito alcune frottole che abbiamo ascoltato dall’esterno su di noi. Il nostro rapporto è ottimo e qui sto benissimo”. Carlo Ancelotti è chiaro e diretto in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Verona.
De Laurentiis ha detto che con lei vorrebbe continuare a lavorare ancora per dieci anni:
“Ho ascoltato il Presidente e le sue dichiarazioni sono dettate dal cuore. Sono contento che abbia questa fiducia e sono fleice abbia sgombrato il campo da spifferi e chiacchiere sentite in questi giorni”.
“Ciò che conta adesso, però, è guardare avanti e tornare a vincere. La partita di domani è importantissima e ci dà la possibilità di prendere 3 punti per rilanciare il nostro cammino”.
Su Insigne: “La situazione di Lorenzo è semplice e per nulla complicata. Ha disputato un bellissimo inizio di stagione, poi ha avuto una flessione e ho deciso di preservarlo. Lorenzo è fondamentale quando è sereno, allegro e quando conferisce grande carica alla squadra come lui sa fare. E’ meno efficace quando è ombroso perchè non riesce a tirar fuori il massimo dalle proprie potenzialità”.
La tribuna di Genk? “Cose che capitano nell’arco di una stagione. Non l’ho vito brillante in allenamento e ho deciso così. E’ stato un gesto forse forte, ma è tutto chiarito. Ripeto Insigne è un giocatore importantissimo per noi”.
Pensa di aver avuto critiche troppo feroci in questi giorni?
“No, credo solo che siano critiche senza fondamento. Potrei arrabbiarmi se avessi cominciato ieri a fare questo lavoro. So come vanno le cose nel calcio. Noi abbiamo disputato partite molto belle in avvio, abbiamo battuto il Liverpool e dato prova di qualità”.
“Sicuramente ci brucia la sconfitta contro il Cagliari, anche perchè non l’abbiamo meritata. Ma onestamente non ho visto questo calo di prestazioni come sento dire all’esterno”.
Si è parlato anche del ruolo di Lozano. Qual è quello che lei reputa migliore?
“Quello in cui al momento è stato impiegato meno: punta centrale. Per me lui è un calciatore che non avevamo in rosa, sa puntare la porta e attaccare la profondità. Certamente deve abituarsi al nostro calcio e la squadra deve abituarsi ai suoi movimenti”.
Si aspetta una reazione alle critiche da parte della squadra?
“Io mi aspetto di vedere una grande prestazione domani. Non ho mai avuto dubbi sulla qualità della mia rosa. Può darsi ci sia mancata personalità qualche volta, ma sono aspetti che vanno migliorati tutti insieme da squadra. Non si può cambiare l’atteggiamento del singolo, ma si può cambiare e accrescere la mentalità di squadra”.
Ci saranno cambi domani contro il Verona?
“La formazione non la dico, ma ciò che conta è tornare a fare i 3 punti. Devo valutare le condizioni di chi ha giocato in Nazionale, tenendo presente che chi è rimasto qui si è allenato benissimo”.
Potrebbe esserci Milik dall’inizio?
“Sinora Arek è uno dei pochi che non è entrato nelle rotazioni perchè è stato infortunato ad inizio stagione. Sento dire che io non l’ho impiegato abbastanza, ma non è certo una mia colpa. Ora sta bene e penso possa dare il suo contributo da qui in avanti”
Sente un po’ di freddezza nel pubblico al San Paolo?
“No, io guardo ai fatti e alla spinta che i nostri tifosi ci hanno dato nel finale contro il Brescia. Credo che domani ci sarà lo stesso calore”.
A proposito di tifosi, è d’accordo sul decreto sicurezza e sulle misure restrittive adottate allo stadio?
“Certamente, non solo al San Paolo ma ovunque. Le cose stanno un tantino migliorando ma le isitituzioni devono essere vigili. C’è una presa di coscienza da parte di tutti, anche sulla questione razzismo. Una volta la si spacciava per goliardia, noi invece lo abbiamo sempre denunciato come fenomeno da combattere”.
Come sta preparando la partita di domani. Cosa dirà alla squadra?
“Certamente siamo tutti consapevoli che dobbiamo vincere. Non è sicuramente una questione di vita o di morte, ma ci giochiamo tanto domani e so che la squadra risponderà in pieno”