Coppa Italia

Napoli-Lazio 1-0: Insigne porta Gattuso in semifinale

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Gattuso ritrova una squadra viva e capace di lottare, Inzaghi paga una sfortuna incredibile. E’ successo di tutto al San Paolo: un gol, due espulsioni (Hysaj e Lucas Leiva), quattro pali, due gol annullati per fuorigioco

di Pasquale Salvione

Il Napoli è in semifinale di Coppa Italia: un gol di Insigne costa l’eliminazione alla Lazio ai quarti di finale. Una notte pazzesca al San Paolo ha sovvertito ogni pronostico: Gattuso ritrova d’incanto una squadra viva e capace di lottare, Inzaghi per una volta paga una sfortuna incredibile. Un gol, due espulsioni, quattro pali, due gol annullati per fuorigioco, è successo di tutto in una sfida che ha regalato emozioni incredibili e colpi di scena a ripetizione. Gli azzurri ora aspettano la vincente di Inter-Fiorentina, che si giocherà la prossima settimana.

Insigne fa gioire il San Paolo

Insigne ritrova il feeling con i tifosi che tornano a riempire le curve del San Paolo dopo un lungo periodo e si presenta dopo 99 secondi di gioco con una gemma che regala il vantaggio al Napoli: slalom in area su Luiz Felipe e rasoterra che beffa Strakosha. E’ solo la prima grande emozione di un primo tempo in cui non manca niente. La Lazio, colpita nell’orgoglio, reagisce subito: dopo una parata di Ospina su Milinkovic, Hysaj colpisce in area Caicedo e regala a Immobile l’opportunità di pareggiare subito sul rigore accordato da Massa. La conclusione dell’attaccante biancoceleste, però, è da dimenticare: scivola sul piede d’appoggio e si calcia sull’altro piede facendo alzare la palla goffamente sopra la traversa.

Hysaj e Lucas Leiva espulsi

Gattuso non ha il tempo nemmeno per esultare perché Hysaj, già ammonito sull’episodio del penalty, si becca il secondo giallo per un fallo su Immobile. Il tecnico partenopeo corre ai ripari: fuori Lobotka (titolare a centrocampo insieme all’altro nuovo acquisto Demme), dentro Luperto e passaggio a un più accorto 4-4-1. Solo cinque minuti e la parità numerica si ristabilisce perché Lucas Leiva, dopo un giallo per un intervento su Zielinski, manda a quel paese l’arbitro Massa: rosso diretto inevitabile. Anche Inzaghi è costretto a rivisitare l’assetto tattico ma, a differenza del suo collega, non fa cambi e lascia comunque in campo le due punte Immobile e Caicedo: ordina a turno a Lazzari o Lulic di scalare in difesa per dare una mano ai centrali. L’uomo in meno non frena le due squadre, i ritmi restano altissimi.

Gol annullati e pali: quante emozioni!

Immobile trova il pareggio a inizio ripresa dopo un rimpallo ma l’assistente sbandiera il fuorigioco e il Var conferma. Inzaghi prova in tutti i modi a cambiare faccia alla Lazio con Correa, Patric e Jony per Caicedo, Radu e Lulic. I biancocelesti prendono in mano la partita e mettono sotto pressione il Napoli, costretto a restare rintanato nella propria metà campo a difesa del vantaggio. A rompere il predominio è Milik che, di testa, costringe al miracolo Strakosha con la palla che finisce sul palo. Colpisce la traversa dall’altro anche Immobile, che si mette le mani nei capelli come Inzaghi. Fa lo stesso Gattuso poco dopo per un altro legno centrato da Mario Rui. E’ un finale pazzesco quello del San Paolo, con un altro palo colpito da Lazzari e un altro gol annullato alla Lazio, per la posizione di fuorigioco di Acerbi. Finisce con la Lazio che si dispera e con il Napoli che fa festa sotto la curva. Una scena che al San Paolo non si vedeva da mesi.

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