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CdS-Napoli-Venezia 2-0: Insigne e Elmas fanno volare Spalletti

In dieci per più di un’ora per l’espulsione di Osimhen, gli azzurri riescono a vincere all’esordio con un rigore del capitano (che prima ne aveva sbagliato un altro) e a un gol del centrocampista macedone. Infortunio per Zielinski

di Pasquale Salvione

Un esordio sofferto ma vincente. Una notte che alla fine fa gioire il Napoli, ma che nello stesso tempo fa capire a Spalletti che sarà un campionato complicato, con i punti che vanno sudati contro qualsiasi avversario. Partire con un successo era comunque fondamentale per il nuovo allenatore e, per come si era messa la partita, l’esordio al Maradona alla fine può essere più che soddisfacente. Alla fine l’hanno decisa Insigne e Elmas, dopo aver giocato più di un’ora in dieci per l’espulsione di Osimhen e dopo un rigore sbagliato dallo stesso capitano. Snaturata troppo a lungo la squadra per poter giudicare il lavoro di Spalletti finora, la squadra ha sicuramente dimostrato carattere e non si è disunita dopo le tante difficoltà che sono venute fuori.

Osimhen complica l’esordio di Spalletti

Sì, perché il Napoli ci ha messo tanto del suo per complicarsi la vita. Osimhen, dopo 23 minuti giocati a altissima intensità con due grandi occasioni fallite, ha colpito in mischia Heymans e si è fatto espellere dall’arbitro Aureliano. Una mazzata terribile per Spalletti, costretto a passare dall’iniziale 4-3-3 a un 4-4-1 con un con Insigne unica punta. Finita qui? Nemmeno per sogno, perché poi si è fatto male Zielinski, fermato da un problema muscolare (al suo posto Elmas). Il Venezia è stato bravo a rintanarsi e a concedere pochi varchi alla manovra azzurra, tanto possesso palla ma pochi veri pericoli creati in inferiorità numerica.

Insigne e Elmas firmano la vittoria

Ha avuto pazienza il Napoli, si è fatto sentire Spalletti dalla panchina (senza giacca si è preso anche un giallo per proteste) e ha pensato di avere risolto il problema quando l’arbitro ha concesso al Napoli un rigore per un fallo di mano di Caldara su cross di Mario Rui. Sotto la Curva B che lo ha osannato per tutta la sera (così come tutto lo stadio), Insigne però ha però calciato alle stelle dal dischetto. Un’altra squadra sarebbe crollata psicologicamente, il Napoli ha avuto il merito di non farlo. E dopo sei minuti ha sbloccato proprio con Insigne, che stavolta dal dischetto non ha fallito dopo un altro fallo di mano in area (stavolta di Ceccaroni su cross di Di Lorenzo). Una liberazione per il Napoli, che si è sciolto, si è difeso con un attento Meret e ha sfruttato la vivacità di Lozano (in campo insieme a Gaetano) per arrivare al raddoppio che ha chiuso la partita: il gol della sicurezza lo ha firmato il prezioso Elmas, uno di quelli che potrebbe trovare finalmente la consacrazione con Spalletti. Alla fine gli oltre 20mila del Maradona hanno fatto festa, il Napoli è partito con il piede giusto.

 

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