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CdS-Napoli, quattro mosse per lo scudetto

Ospina-Meret, Rrahmani-Manolas, Lozano-Politano e Zielinski-Elmas: i dualismi che per Spalletti rappresentano un valore aggiunto

di Antonio Giordano

Tutto torna, anche il campionato, che adesso si porta appresso le sue tendenze, le abitudini, le sofferenze e, chiaramente, il turnover: sta dentro ai sette appuntamenti in tre settimane, quel tour de force con il quale bisogna convivere; oppure si intrufola dentro le partite, come ha scoperto sia possibile e anche divertente fare Luciano Spalletti, che quando è rientrato in quel mondo osservato dal buco della serratura (o dalla poltrona del salotto di casa) ci ha messo mano e s’è industriato. Si ricomincia, solito refrain: il campionato, l’Europa League, il campionato e poi il turno infrasettimanale, un altro week end di serie A, il ritorno delle Coppe e per chiudere la settima di seguito, quella che poi induce ad un riposo che tale non è. E dunque, pensieri e azioni devono alternarsi e bisogna inventarsene una più del diavolo, che sta a due punti, e anche dell’Inter, che sta a quattro, per provare a godersi di quel panorama mozzafiato che un po’ agita e un po’ appaga: ci sono, per ora, quattro dubbi che poi diventano quattro mosse, per muoversi in quel gigantesco orizzonte che sa di qualcosa, forse di scudetto.

In porta

Meret è stato per un po’ il titolare designato poi si è fatto male, alla seconda, in casa del Genoa, ed ha scoperto che il suo amico Ospina non è invecchiato, anzi: gerarchie capovolte, con il colombiano che trasmette sicurezza ovunque, pure in Nazionale (…)

In difesa

(…) Clamoroso a Castel Volturno, Rrahmani si è preso il posto di Manolas, e in che modo: è entrato a Udine, alla quarta, non ha mai indotto in preoccupazione, si è pure «inventato» centravanti, segnando due gol, e però sa bene che per resistere dovrà insistere. Manolas non molla, ha voglia di riemergere, e cancellare quell’erroraccio commesso con la Juventus che gli ha tolto sicurezze e anche l’abbinamento al fianco di Koulibaly (…)

A centrocampo

(…) Che sia 4-3-3, che si trasformi in 4-2-3-1, che diventi un’evoluzione, in mezzo al campo o tra le linee finiranno per tirarsi per la maglietta Zielinski ed Elmas: dipenderà, chiaramente, dalle lune del polacco, che per talento starebbe avanti a chiunque e che però ha avuto problemi fisici con i quali è entrato in conflitto (…)

In attacco

La velocità spudorata e tranciante di Lozano o la raffinata e strisciante verticalità di Politano, gli strappi che fanno male del messicano o le conversioni che disorientano dell’italiano: anche là davanti Spalletti può sbizzarrirsi, come è accaduto in questi due mesi alle spalle, come succederà adesso che si riparte andando in campo ogni tre o quattro giorni (…)

 

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