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CdS-Napoli-Inter 1-1: commento al risultato della partita

A Gattuso non basta l’autogol di Handanovic, Conte strappa il pari con un gioiello di Eriksen. Due pali colpiti da Lukaku, incrocio dei pali di Politano

di Pasquale Salvione

Il Napoli spreca l’occasione di acciuffare la Juve al quarto posto, l’Inter interrompe la sua striscia vittorie consecutive (11) ma fa un altro piccolo passo verso lo scudetto (ora è a +9). A Gattuso non basta il regalo di Handanovic per portare a casa i tre punti, un gioiello di Eriksen consente a Conte di ottenere un punto che gli fa sentire sempre di più il profumo di tricolore. Alla fine il divertente pareggio del Maradona (due pali colpiti da Politano, un incrocio dei pali di Politano) accontenta tutti, ma c’è la netta sensazione che sia più utile ai nerazzurri, anche perché Gattuso resta comunque quinto a -2 dalla zona Champions.

Il Napoli ha un nuovo look (la maglia speciale disegnata da Marcelo Burlon) ma il solito assetto tattico, con Fabian Ruiz direttore d’orchestra nel centro del gioco e Osimhen preferito a Mertens come terminale offensivo. Conte invece ritrova la benzina di Barella e affida a Hakimi e Darmian le corsie esterne. La partita la gestiscono soprattutto gli azzurri (quasi 57% di possesso palla nel primo tempo) che portano una pressione alta e mettono in difficoltà l’Inter in uscita. Lo spettacolo non è favorito dal grande tatticismo, di azioni pericolose se ne vedono pochissime. Nella prima mezz’ora solo un tiro di Fabian Ruiz senza pretese, due colpi di testa alle stelle di De Vrij e Koulibaly. Poi all’improvviso si accende Lukaku (deviazione sulla traversa in mischia), prima dell’incredibile autogol di Handanovic su cross di Insigne che dà il vantaggio al Napoli (decisivo l’impatto del portiere con De Vrij). Un gol che Gattuso festeggia mostrando alle telecamere un volto furioso (probabilmente di gioia) e che scuote un po’ la squadra di Conte.  Lautaro rischia due volte il giallo (tackle su Koulibaly e colpo a Demme), Lukaku invece reagisce colpendo un altro palo (deviazione ravvicinata su punizione di Eriksen), poi Meret esce alla disperata fermando Barella lanciato a rete.

L’approccio dell’Inter nel secondo tempo è molto più aggressivo, il Napoli abbassa la pressione e concede campo alla squadra di Conte che ha una voglia matta di ritrovare il pareggio. Un ritmo che viene coronato dal jolly pescato da Eriksen, bravo a superare Meret con un bolide da fuori. Dopo il gol i nerazzurri provano a gestire il risultato, abbassano di nuovo i giri del motore e lasciano il pallino del gioco in mano al Napoli, che si rimbocca le maniche e ricomincia tutto daccapo. Di Lorenzo va vicinissimo alla rete di testa, poi Politano fa tremare Handanovic con un destro che si stampa all’incrocio dei pali. C’è spazio per Perisic e Sanchez da un lato, Mertens, Elmas, Bakayoko e Hysaj dall’altro ma nel finale il risultato non cambia, anche perché il Var Mazzoleni richiama al monitor e fa cambiare idea all’arbitro Doveri dopo un penalty assegnato per un’entrata di De Vrij su Zielinski. Il Napoli resta quinto in classifica a -2 dalla Juve, l’Inter fa un altro piccolo passo verso lo scudetto.

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