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Armenia-Italia 1-3: Belotti, Pellegrini e un autogol, Mancini vola

Cds

Karapetian segna e poi si fa espellere, gli azzurri ribaltano (a fatica) Mkhitaryan e compagni e rimangono in testa al gruppo J a punteggio pieno

di Alessandro Menghi

EREVAN – Non si ferma più l’Italia, Mancini fa cinque su cinque al giro di boa delle qualificazioni ad Euro 2020 del gruppo J con la vittoria per 3-1 (stesso punteggio dell’ottobre 2012) ai danni dell’Armenia di Mkhitaryan. Punteggio pieno (15 punti, 16 gol fatti e 2 subiti) e primo posto ancora in pugno. Ad Erevan, al Vazgen Sargysan, stadio intitolato all’ex primo ministro armeno ucciso nel 1999, ci pensano Belotti e Pellegrini a ribaltare il risultato dopo la rete iniziale di Karapetian. L’autogol del portiere Hayrapetyan (su tiro di Belotti che batte prima sul palo e poi sulla schiena del numero 16 armeno) chiude ogni discorso e dà agli azzurri (per tutta la ripresa in superiorità numerica per l’espulsione di Karapetian) la quinta vittoria. Prossimo impegno l’8 settembre contro la Finlandia quando inizierà la fase di ritorno.

Armenia-Italia, il tabellino

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Le scelte di Mancini: avanti col tridente, Romagnoli per Chiellini

Con Insigne e Chiellini infortunati, Mancini cambia uomini (cinque) rispetto all’ultima dell’Italia contro la Bosnia, ma non il modulo. Si prosegue con il 4-3-3 e con il tridente, questa volta guidato dal ‘Gallo’ Belotti insieme a Bernardeschi e Chiesa sugli esterni. In porta va Donnarumma, ci sono Florenzi come terzino destro e Romagnoli sul centro-sinistra al fianco di Bonucci, capitano per l’ottava volta e alla sua 90esima con la maglia azzurra. Chiude la linea il confermato Emerson Palmieri. Consolidato il trio di centrocampo con Jorginho regista, Barella e Verratti mezzali di sostanza e qualità.

Mkhitaryan ispiratore, Karapetian punisce subito

Il saluto e lo scambio dei gagliardetti fra i capitani Bonucci e Mkhitaryan dà il via ad Armenia-Italia. Proprio il neo acquisto della Roma si mette subito in mostra con un preciso lancio per Karapetian che al volo non impensierisce Donnarumma. All’11’, al secondo tentativo, la punta armena non perdona: gli azzurri si fanno trovare impreparati sul contropiede avversario, Karapetian fulmina Donnarumma con un preciso diagonale che vale l’1-0. Gol nella stessa porta di sette anni fa, in quell’occasione poi l’Italia vinse 3-1 (era il 12 ottobre 2012).

Rissa, pari di Belotti e Armenia in dieci

Solo il “cooling break” interrompe l’energia dell’Armenia che pressa senza risparmiarsi su ogni azione offensiva impostata dagli uomini di Mancini, favorendo gli errori degli azzurri. Dal 23′, però, si accende il tridente italiano: prima il miracolo di Hayrapetyan manda in angolo il destro di Bernardeschi, imbeccato da Chiesa, poi la discesa di Emerson sulla sinistra pesca in area Belotti che da solo, di piatto, mette dentro la rete del pari (28′). Nel mezzo una piccola rissa scatenata dalla lite Verratti-Karapetian, ammoniti entrambi: il centrocampista del Psg era diffidato, salterà la prossima sfida con la Finlandia. La stoccata sottoporta galvanizza l’Italia e stempera il furore dell’Armenia, che cala di intensità e subisce: Bernardeschi scheggia l’incrocio dei pali, il solito Belotti sfiora due volte la doppietta. Poi, nel primo minuto di recupero, arriva il rosso (secondo giallo) a Karapetian, espulso per un gomito troppo largo ai danni di Bonucci, saltato di testa. Decisione, forse, troppo severa (non c’è il VAR). Armenia in dieci per tutta la ripresa.

Pellegrini e un autogol ribaltano l’Armenia

La superiorità sul piano tecnico e numerico dell’Italia fatica ad emergere, ancora tanti gli errori di precisione che fanno infuriare Mancini, costretto al primo cambio al 60′ per sbloccare qualcosa. Dentro Lorenzo Pellegrini, fuori un impalpabile Chiesa, oggi alla sua 13esima presenza con la Nazionale senza ancora nessun gol. Mkhitaryan detta le ripartenze dell’Armenia, chiusa a riccio nella propria metà campo a protezione dell’area. Su una di queste gli azzurri rischiano grosso, decisivo Emerson in chiusura. Al 69′ altro cambio italiano per aggiungere qualità, Sensi rileva in panchina Barella. Poi in tre minuti cambia la partita: al 77′ Pellegrini è bravo a girare di testa il lungo cross di Bonucci, sorpasso completato. All’80’ Belotti colpisce il palo, il pallone batte sulla schiena di Hayrapetyan ed entra in porta per il 3-1. Sospiro di sollievo per Mancini che continua a vincere e chiude la fase di andata delle qualificazioni in vetta a punteggio pieno.

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