Bakayoko e Osimhen fanno volare Gattuso: agganciata la Juve in classifica. Due pali colpiti da Zielinski e Insigne, espulso Mandragora
La marcia del Napoli continua. Gattuso sbanca anche Torino e aggancia la Juve in classifica in zona Champions. Una magia di Bakayoko e una fiammata di Osimhen regalano agli azzurri l’8ª vittoria nelle ultime 11 partite in una rush finale di stagione che sta confermando tutte le potenzialità della rosa allestita dal presidente De Laurentiis e dal ds Giuntoli. Le due reti segnate a Torino consentono anche al Napoli di avere un vantaggio in classifica con la Juve: in caso di arrivo a pari punti, con parità completa negli scontri diretti, conterebbe la differenza reti generale che vede ora gli azzurri a +36 e la squadra di Pirlo a +35.
La superiorità del Napoli a Torino è stata netta ed evidente: due gol, due pali, 25 tiri totali, supremazia nel possesso palla. In altre parole non c’è stato confronto. I problemi fisici alla schiena di Fabian Ruiz hanno costretto Gattuso a scegliere un tandem di centrocampo inedito con Demme e Bakayoko, più sostanza ma meno fosforo. Fiducia a Osimhen davanti e Politano sulla destra. Scelte che si sono rivelate azzeccate perché il Napoli è salito in cattedra e ha imposto alla partita il suo ritmo e le sue geometrie. Dal cilindro di Bakayoko è uscita una magia che ha regalato il vantaggio (destro imparabile dal limite) e ha fatto diventare il Napoli la squadra dei top 5 campionati europei che segna di più da fuori area (è già a quota 20 in stagione). Gattuso, come al solito “telecronista” in panchina, non ha avuto nemmeno il tempo di esultare: due minuti dopo Osimhen si è lanciato nel vuoto della metà campo del Torino e ha trovato il raddoppio dopo un rimpallo fortunato con Bremer. Due gol che hanno esaltato il Napoli e hanno rischiato di far tracollare il Toro: hanno sfiorato il tris in sequenza Osimhen (girata deviata da due passi), Politano (sinistro a lato di un soffio), Rrahmani (di testa su angolo) e Zielinski (palo interno dal limite). Frastornato il Torino, che ha cercato di reagire nel finale del primo tempo ma è andato vicino al gol solo un colpo di testa verso la sua porta di Di Lorenzo messo fuori sulla linea da Osimhen.
Un lampo di Ansaldi a inizio ripresa ha fatto rispondere presente anche a Meret, bravo a opporsi alla conclusione a botta sicura dell’esterno granata. Il Napoli ha sofferto la reazione del Toro ma quando è ripartito ha fatto male. Osimhen ha costretto due volte Sirigu a salvarsi di piede, Insigne ha colpito il secondo palo della serata con uno dei suoi soliti ricami a giro. Nicola ha rivoluzionato la squadra con Buongiorno, Linetty, Bonazzoli e Zaza ma non è riuscito a riaprire la partita e nel finale è rimasto anche in dieci (doppio giallo a Mandragora, salterà il Parma). Gattuso ha giocato le carte Lozano, Mertens, Petagna, Fabian Ruiz e Elmas e si è mangiato le mani per le tante, troppe occasioni fallite (sprecano nel finale proprio i nuovi entrati Lozano e Elmas). Alla fine però ha raccolto i tre punti che voleva, lo sprint Champions si fa elettrizzante.