Champions League

Antonio Petrazzuolo: “Napoli, una sconfitta che non lascia scorie, mentre va eliminato ancora qualche tatticismo “innovativo”

Fonte:NapoliMagazine

NAPOLI – Perdere non fa mai piacere, su questo siamo d’accordo, ma bisogna in tutta sincerità fare i complimenti al Real Madrid per la vittoria, ottenuta grazie ad un primo tempo da veri “galacticos”, in cui hanno trottato a ritmi impressionanti, creando diverse situazioni da panico. Il Napoli, dal canto suo, non si è comunque tirato indietro e, seppur sbandando, per la rispolverata (e inopportuna) posizione troppo avanzata di Anguissa (poi rettificata durante l’intervallo), avrebbe meritato il pareggio. Lo dico con cognizione di causa, perche’, nonostante la straordinaria vivacità di Bellingham e Vinicius, gli azzurri sono rimasti in partita fino al 78°, quando Valverde ha indovinato il jolly della serata (carambolato in porta dopo lo sfortunato tocco di Meret). Se proprio vogliamo dirla tutta, pesa anche l’occasione capitata sulla testa di Osimhen, neutralizzata dall’ottimo Kepa. Ma a proposito di portieri, ci tengo ad aprire una parentesi su Alex: ho sempre sottolineato i suoi errori, e non sono mai stato tenero nei giudizi che lo riguardano, ma in questa partita non me la sento di gettargli la croce addosso. In difesa, poi, al di la’ del gol strepitoso di Ostigard, ormai titolarissimo a tutti gli effetti, credo che sia opportuno rimarcare anche la prestazione diligente di Natan, eccezion fatta per un innocuo svarione ad inizio gara. Dagli esterni bassi invece era lecito attendersi qualcosa in piu’. Di Lorenzo ha dimostrato che non e’ Superman, mentre Olivera ha faticato non poco. Lobotka e’ stato chiamato agli straordinari, principalmente nel primo tempo quando la distanza da Anguissa era tornata eccessiva (deduco per ordini di scuderia). Nulla da dire su Zielinski, freddo dal dischetto, con l’aiuto del palo, anzi sì: non l’avrei tolto dal campo. Stesso discorso per Politano, tra i migliori in campo. Se per Osimhen non e’ stata una serata da incorniciare, chi mi e’ parso in crescita (ancora di piu’) e’ stato Kvaratskhelia. Il georgiano e’ sempre piu’ imprendibile quando parte palla al piede con le sue serpentine. Poco incisivi invece gli ingressi di Raspadori ed Elmas, stavolta. Ma non ne farei un dramma. Seppur un 2-3, resta l’impressione che questa squadra si sia ritrovata, nonostante qualche tatticismo “innovativo” che a sorpresa e’ rispuntato, dopo le ultime due prestazioni convincenti, e continua a non portare frutti, per questo va accantonato, il tutto ribadendo che non c’è alcuna necessita’ di dover sostituire chi sta andando alla grande con il risultato ancora in bilico. Non se ne avverte proprio l’urgenza. Detto cio’, sara’ importante battere l’Union Berlino nel doppio confronto in Champions. Ora pero’ e’ di nuovo tempo di campionato e domenica va staccata di tre punti la Fiorentina, ospite tra le mura amiche dello Stadio Maradona, senza troppi giri di parole.

Fonte:NapoliMagazine

Condividi