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De Laurentiis: “Callejon in ritiro? Chissà. Osimhen? Magarì giovedì annuncio qualcosa.” Poi la rivelazione su Gattuso e Ancelotti

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Sui cartelloni pubblicitari ci sarà anche Callejon? Lo spagnolo, a sorpresa, potrebbe restare in Campania. De Laurentiis lascia aperta una porta e racconta un retroscena su Gattuso.

DE LAURENTIIS APRE A CALLEJON E OSIMHEN

Durante la conferenza stampa di presentazione del ritiro del Napoli a Castel di Sangro , Aurelio De Laurentiis ha risposto ad alcune domande di mercato e non solo. Il patron ha lasciato una porticina aperta a Callejon, l’esterno spagnolo non ha ancora rinnovato il contratto ma vorrebbe restare. Gattuso ha ribadito in più occasioni l’importanza di Callejon dal punto di vista tattico e di spogliatoio.  Callejon è infatti tra i giocatori più amati della squadra come ha spiegato Dries Mertens pochi giorni fa.

Alla domanda: “Sui cartelloni pubblicitari nel ritiro del Napoli ci sarà anche Callejon?“, De Laurentiis ha risposto così: “Quién sabe?”(chissà in spagnolo, ndr)”.
Il Patron ha poi parlato di Osimhene le tweet del giocatore su l’ultimatum: “Il tweet? Non capisco di che ultimatum si parli. Chi può dire che giovedì non abbia qualcosa da annunciare? Fatemi sapere, o vengo io qui o venite voi a Capri. Se chi viene da un altro continente e non ha il nuovo agente, senza più i vecchi, magari qualche cretino gli dice ‘ma dove ti portano?’. Ma che ne sanno loro? Parliamo di un’altra cultura e un’altra religione, il cibo per loro è una cosa diversa: i nostri cuochi devono cucinare per varie culture

CRISI DEL NAPOLI, INCIDENTE ANCELOTTIANO

De Laurentiis ha poi replicato a chi gli chiedeva se con Osimhen il Napoli sarebbe da Champions: “Il Napoli è sempre stato una macchina da Europa, quest’anno abbiamo avuto un incidente ancellottiano e abbiamo dovuto recuperare. Dovete ringraziare il Signore che mi mette una mano sulla spalla, ai 60 anni di Ancelotti parlai tre ore con Gattuso. Ne rimasi impressionato, il mondo dei calciatori non è che ti dia tanti argomenti, mentre con Rino si poteva parlare di tutto. Non era un uomo inquieto, ma appagato personalmente ed economicamente. Non c’è uno spasmodico rincorrere miglioramenti, sono persone che svolgono la propria professione per amore e danno il megliotramite la professione“.

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