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CdS-Napoli-Lazio 4-0: Spalletti travolge Sarri, è primo da solo

Fantastica doppietta di Mertens e gol di Zielinski e Fabian Ruiz: gli azzurri a +3 sul Milan e a +4 sull’Inter. Traversa colpita da Acerbi
di Pasquale Salvione
Il Napoli è primo in classifica da solo: +3 sul Milan e +4 sull’Inter. Spalletti ha travolto la Lazio con un poker nella notte speciale di Fuorigrotta, con il ricordo di Maradona che ha regalato un’atmosfera da brividi in cui gli azzurri si sono esaltati. Un fantastico Mertens (doppietta), Zielinski e Fabian Ruiz hanno firmato una vittoria che ha rilanciato il Napoli in classifica e dato certezze all’allenatore e ai tifosi: senza le pesanti assenze Osimhen, Politano, Anguissa e Ounas ha giocato una partita da applausi, di una qualità tecnica incredibile. Troppa per la Lazio che ha fatto una fatica tremenda a reggere il confronto: troppo divario per pensare di fare risultato. Per la qualità di gioco vista in campo il Napoli di stasera ha ricordato a tratti proprio quello del tecnico di Figline Valdarno.

Il Napoli è sceso in campo come se avesse una spinta in più, quella ricevuta dall’atmosfera da brividi che c’era allo stadio. Nei primi dieci minuti (e forse il numero dieci non è un caso) la squadra di Spalletti è stata travolgente, ha colpito prima in mischia con Zielinski e poi ha raddoppiato con Mertens, in gol, lui che ha le iniziali DM come Diego, proprio in quel minuto. Una coincidenza incredibile per un Napoli che è riuscito a evitare sempre la pressione alta della Lazio ed è uscito con una qualità tecnica da applausi. Preziosissimo è stato il contributo di Lobotka, protagonista a sorpresa della serata con le sue grandi geometrie: senza Anguissa il centrocampo azzurro perde in fisicità, ma con lo slovacco probabilmente ne guadagna in ordine e qualità. La Lazio ha fatto fatica a riordinare le idee, è stata messa sotto sul possesso palla ma quando ha attaccato è stata molto pericolosa: prima un super Ospina ha salvato su Immobile e Luis Alberto, poi Acerbi ha colpito una traversa di testa. Tre lampi che non hanno spaventato il Napoli, che ha trovato il tris con il quale ha chiuso il primo tempo: è stata una meraviglia di Mertens (destro piazzato dal limite e rete numero 139 in azzurro) a far impazzire di gioia il Maradona.

Sarri ha appuntato a lungo sul suo taccuino i tanti errori della Lazio, che ha fatto fatica a organizzare una reazione degna di tale nome anche nel secondo tempo. Sono entrati via via Lazzari, Zaccagni, Basic, Raul Moro e Lucas, ma il Napoli ha lasciato veramente le briciole ai biancocelesti, irretiti dalla grande qualità del palleggio della squadra di Spalletti, completamente padrona del gioco e della scena. Mai in dubbio il risultato, mai la minima sbavatura di un Napoli che, con gli ingressi di Elmas, Petagna, Demme, Malcuit e Ghoulam, ha chiuso la partita con un’altra magia di Fabian Ruiz, in gol con un sinistro a giro dei suoi che non ha lasciato scampo all’amico Pepe Reina (rete arrivata dopo 50 passaggi di fila). Il Napoli è primo in classifica da solo, forse lassù l’ha spinto il suo dodicesimo uomo. Quello che stanotte, dal cielo, avrà applaudito lo spettacolo azzurro.

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