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CdS-De Laurentiis: “Spalletti formidabile, ho fatto centro. Pronto un super stadio”

Il patron del Napoli si gode il tecnico azzurro e lo blinda per il futuro, sullo stadio invece è colloquio aperto col Comune

La vittoria del Napoli contro il Torino ha permesso agli azzurri di mettere una seria ipoteca sul terzo posto, con un +4 sulla Juveche rincorre. Una stagione esaltante quella dei partenopei, col sogno scudetto sfumato ma con l’obiettivo del ritorno in Champions League raggiunto. Un campionato con tanti alti e bassi, ma che ha lasciato più che soddisfatto il presidente Aurelio De Laurentiis che ora si gode Luciano Spalletti: “È di livello altissimo, ha un contratto e ho sempre dichiarato di essere un contratto di 2 anni con opzione a mio favore per il terzo“.

 

De Laurentiis: “Con Spalletti ho fatto centro”

Presente con il sindaco Manfredi alla cerimonia di consegna al primo cittadino di Napoli di una copia in miniatura della statua raffigurante Diego Armando Maradona, De Laurentiis ha fatto i complimenti a Spalletti per la stagione alla guida della squadra campana: “Non l’ho preso qui per fare bubù-settete, l’ho preso perché era il signor Spalletti. Sta lì, è lui che deve sentire che Partenope sta sulla sua testa e sulla sua anima: se si tingerà di azzurro, non ne potrà fare a meno. Lasciamolo lavorare e ambientare: io per otto mesi non ho rilasciato interviste, anche per me c’era la necessità di conoscere l’allenatore e l’uomo. E secondo me l’allenatore è formidabile e l’uomo è serio, due cose che mi fanno dire che anche questa volta ho fatto centro“.

“Stadio? Diventerà bellissimo, ma…”

Nel corso dell’incontro col sindaco Gaetano Manfredi, De Laurentiis non ha potuto fare a meno di parlare del progetto del nuovo stadio: “Il sindaco, che è stato anche ministro, conosce le regole del dover amministrare il paese, si è fatto assegnare da Roma una persona perfetta per il bilancio, perché questo Comune è sempre stato disastrato sul bilancio. Lui ha dovuto, in questi 7-8 mesi, immergersi e capire: lo stadio noi lo rimetteremo a posto e lo faremo diventare un bellissimo stadio, ma dobbiamo studiare tutte le problematiche collaterali che lo facciano funzionare. Viabilità, servizi e trasporti, possibilità di far vivere la struttura 7 giorni su 7 e non solo. In una città e in un quartiere come quello, bisogna trovare le opportune volontà, di chi abita in quel quartiere, per concertare le cose in modo da rispettare tutti“.

ADL: “Non possiamo mettere fuori causa la mafia”

Fare un progetto giusto, che possa tenere in considerazione tutte le opportunità per la città di Napoli, è di certo un primo passo. Ma per De Laurentiis oltre alla politica c’è un ostacolo ben più grande da affrontare: “Io vorrei abbandonare l’idea del vecchio: io sono un visionario e tutto quello che ho predetto, pur non venendo dal calcio, si è avverato. È vero che in Inghilterra ci sono gli stadi migliori al mondo e c’è una legge che ha messo fuori causa gli hooligans, ma noi qui non possiamo mettere fuori causa la mafia, la camorra, la sacra corona unita. Noi abbiamo più capacità di adattamento però. Dodici anni fa con Piva, a Milano, facemmo una serie di altri progetti per il San Paolo, oggi Maradona, ma abbiamo trovato difficoltà in questa città“.

De Laurentiis: “Chi viene allo stadio, ama il Napoli”

Ancora il numero uno del Napoli: “Per noi tutte le partite sono importanti, da affrontare in maniera esemplare con attaccamento alla maglia. Chi ama Napoli, il calcio Napoli e un calciatore come Insigne, che ha dato tutto a questa maglia, viene allo stadio a prescindere dal prezzo. Noi tra l’altro abbiamo messo prezzi super stracciati perché è l’ultima in casa e per salutare Lorenzo”. 

ADL: “Se Insigne non dovesse trovarsi bene in Canada, noi lo riaccoglieremo”

Insigne, l’uomo che lascia a fine anno: “Se non dovesse trovarsi bene nella casetta in Canada, allora lo riaccoglieremo a braccia aperte a Napoli. Il prossimo calciomercato lo immagino aperto e con tanta voglia di cambiare dopo il covid. Sarà un mercato brillante. Io voglio sempre un Napoli cazzutissimo, l’essere napoletano significa avere una squadra competitiva al massimo dei livelli”. Su Ancelotti: “Sa fare cambi come nessuno al mondo, è il saper amministrare certi giocatori che fa la differenza. Il grande Manchester City è caduto contro la paraculaggine di Ancelotti”. Infine: “Se prendo i giovani non va bene, se prendo i vecchi chiedono i giovani…”.

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