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CdS-Cagliari-Napoli 1-1: Osimhen salva Spalletti ma niente primo posto

Mazzarri sogna il colpo con Gaston Pereiro (papera di Ospina), gli azzurri si salvano con un colpo di testa nel finale, acciuffano l’Inter al secondo posto e restano a -2 dal Milan. Infortuni per Di Lorenzo e Malcuit

di Pasquale Salvione

Altro che aggancio alla vetta, un Napoliirriconoscibile si è salvato nel finale in casa del Cagliari e ha sprecato la grande occasione di riportarsi al primo posto in classifica. Osimhen ha regalato un punto d’oro a Spalletti, dopo che una papera di Ospinaaveva spalancato la porta a Gaston Pereiro. Gli azzurri hanno raggiunto così l’Inter al secondo posto (ma Inzaghi ha un partita in meno) e sono saliti a -2 dal Milan, nel week end in cui non ha vinto nessuna delle prime sei in classifica. Mazzarri invece può alimentare la rimonta salvezza: ora è quartultimo a pari punti con il Venezia.

Il peggior Napoli della stagione

Il Napoli di Cagliari è stato irriconoscibile, la brutta copia di se stesso, forse ha offerto la prestazione peggiore della gestione Spalletti. Hanno pesato le assenze (Insigne, Politano, Lozano, Anguissa e Lobokta, con Osimhen e Fabian Ruiz a mezzo servizio), ma non ha funzionato nemmeno il nuovo assetto tattico scelto dal tecnico azzurro: con il nuovo 3-4-2-1 gli azzurri hanno smarrito la loro identità, non hanno mai trovato le misure e hanno fatto fatica contro il Cagliari ordinato e combattivo di Mazzarri, che ha concesso poco, ha costruito abbastanza e ha sfruttato alla perfezione il regalo confezionato da Ospina. E’ stata una giornata nera per il Napoli anche dal punto di vista medico: si è infortunato prima Di Lorenzo (botta alla testa) e poi anche il suo sostituto Malcuit (fastidio muscolare). Brutte notizie in vista del ritorno di Europa League con il Barcellona e della sfida con la Lazio di domenica sera.

Osimhen acciuffa Gaston Pereiro

La partita del Napoli è stata veramente povera di contenuti, le uniche occasioni le ha create nel primo tempo con Di Lorenzo (tiro alto sulla traversa), Rrahmani (tap-in fallito da pochi passi), Mario Rui (destro a giro con grande risposta di Cragno) e Mertens(conclusione alzata sopra la traversa). Il Cagliari, invece, dopo aver preso le misure, ha trovato più geometrie, più intesa, più fluidità di gioco. Ha sfiorato più volte il vantaggio con Altare e soprattutto con il solito Joao Pedro, che però non è stato cinico come spesso gli capita. La superiorità della squadra di Mazzarri è diventata netta a inizio ripresa: prima Deiolaha fallito una super occasione, poi Pereiro ha trovato il vantaggio con un sinistro dal limite non proprio irresistibile (evidente errore di Ospina) e infine Deiola e Baselli in pochi secondi hanno fallito la clamorosa chance per il raddoppio. Spalletti dalla panchina ha provato a scuotere la squadra cambiando uomini e assetto: con Osimhen, Ounas e Fabian Ruiz è tornato al 4-2-3-1 nel tentativo disperato di riacciuffare il pari. La missione è fallita fino all’87’ (con diverse opportunità non sfruttate dal Cagliari), poi l’attaccante nigeriano dal nulla ha trovato l’inzuccata vincente su un cross di Mario Rui e ha regalato al Napoli un punto ormai insperato. Il grande ex Mazzarri si è disperato davanti alla panchina, Spalletti ha portato a casa un pareggio di cui non può essere contento: per recitare un ruolo da protagonista nella lotta scudetto non si possono ripetere partite così.

 

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