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Raiola è ripartito portando via certezze sul futuro di Hirving: “Saprete tra poco”
NAPOLI – In Mino veritas: perché (quasi) tutto dipende da lui e a volte basta poco, persino meno d’un giorno, per lasciare che evapori quel senso di precarietà, quella patina di diffidenza. E’ fatta, però non si può dire, perché nel calcio va così, come insegnano anche precedenti assai recenti: però nel sorriso sgargiante di Mino Raiola e in quel «saprete tra poco» che gli viene quasi «estorto», amichevolmente, all’aeroporto di Capodichino c’è praticamente il senso di un blitz durante venti ore. E’ fatta secondo le condizioni economiche ch’erano note e però con una tempistica inaspettata, che consente al Napoli di «respirare» economicamente e senza sentirsi soffocare da una elargizione immediatamente massiccia: i quarantadue milioni che il Psv ha preteso venisse onorata, senza indugi e senza sconti, potranno essere versati in quattro comode annualità. E non è poco.
LO SCATTO – Raiola è arrivato a Napoli domenica sera, è andato a cena al «Vesuvio» con Aurelio De Laurentiis, con l’ad Andrea Chiavelli e con il ds Cristiano Giuntoli, ed in quel momento si è entrati nel vivo di una trattativa che rischiava di consumare tutti, compreso il messicano, intanto infortunatosi in Olanda e però già in grado di rassicurare il suo manager e la sua nuova società: «E’ soltanto una forte contusione». Colazione con vista mare, ieri mattina, poi ultima seduta, per discutere degli elementi ostativi: i diritti di immagine dell’attaccante, che comprendono un accordo quasi decennale (scadenza 2028) con la Nike e le commissioni da riconoscere a Raiola.