Gli ispettori della Procura Federale nel centro sportivo per l’indagine sulla partita non giocata con la Juve
Una bolla esplosiva. La seconda giornata del ritiro forzato del Napoli tra il centro sportivo di Castel Volturno e il contiguo Golden Tulip Resort, domicilio prescelto per l’isolamento fiduciario della squadra dopo la positività di Zielinski ed Elmas, è stata frenetica: ieri mattina, il quinto giro di tamponi in nove giorni; a seguire, il club azzurro ha ricevuto la visita degli ispettori della Procura Federale, legata all’indagine relativa al caso Juve-Napoli; e infine, in serata, la comunicazione dell’esito dei test. «Tutti negativi al Covid-19 i tamponi effettuati ai componenti del Gruppo squadra – si legge su Twitter – manca solo il tampone di Stanislav Lobotka che non è stato ancora elaborato. Risulta positivo al Covid-19 un calciatore appartenente alla rosa della Primavera». Che, secondo la versione ufficiale del club, non faceva parte del gruppo in bolla.
E allora, un po’ meno isolati. Al centro sportivo di Castel Volturno è stata segnalata qualche faccia nuova in mezzo ai soliti noti in quarantena: quelle dei tre ispettori della Procurale Federale inviati nella sede azzurra per un’indagine di approfondimento legata al caso Juve-Napoli, partita mai giocata a causa del divieto di partire per Torino imposto dall’Asl di Napoli alla squadra dopo le positività di Zielinski ed Elmas. E sulla quale nei prossimi giorni è chiamato a decidere il giudice Gerardo Mastandrea: 3-0 a tavolino per i bianconeri, eventuale punto di penalizzazione o rinvio come ha richiesto il club di De Laurentiis (il presidente ha anche inviato una lettera ai ministri Spadafora e Speranza, e un’altra alla Figc, alla Lega, alla Juve e al giudice stesso, e il legale della società, l’avvocato Grassani, ha già presentato pre-ricorso). Una visita durata più o meno quattro ore, nel corso della quale sono andati in scena: l’acquisizione di ulteriori documenti, dopo quella delle mail dei precedenti venerdì e sabato pre partita tra il Napoli e le Asl; l’ispezione della bolla azzurra; e tre ore di interrogatorio ai dirigenti e ai medici presenti. Tutto materiale che sarà trasmesso al Giudice Sportivo.