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La Uefa sceglie di non decidere, tutto rimandato a martedì: per ora si gioca

Napolipiu La Uefa ha scelto di continuare a giocare la decisione definitiva sulla possibilità di sospendere Champions League ed Europa League verrà presa martedì 17.

La Uefa ha tenuto oggi una riunione in call conference con tutti i rappresentanti delle leghe europee per capire se sospendere o meno la Champions League e l’Europa League. Alla fine si è scelto di non decidere, rimandando tutto al 17 marzo 2020. Dunque per ora si gioca in attesa di sviluppi. La Uefa vuole monitorare l’andamento dell’emergenza coronavirus che sta dilagando in tutto il mondo, diventando ufficialmente una pandemia. A rischio c’è anche lo svolgimento di Euro 2020.

Al momento sono già slittate due partite Inter-Getafe e Siviglia-Roma con le due società che hanno deciso di non partire. Sia l’Italia che la Spagna stanno vivendo il dramma dei contagi e quindi si è deciso di non giocare per tutelare la salute di giocatori, staff e famiglie.

Cornavirus, il comunicato dell’Uefa

Ecco le motivazioni espresse dall’Uefa di Ceferin dopo la riunione di oggi che ha rimandato ogni decisione al 17 marzo, ovvero un giorno prima di Barcellona-Napoli.

Alla luce dei continui sviluppi nella diffusione di Covid-19 in tutta Europa e della mutevole analisi dell’Organizzazione mondiale della sanità, la UEFA ha invitato oggi rappresentanti delle sue 55 federazioni associate, insieme ai consigli di amministrazione dell’European Club Association e delle European Leagues e un rappresentante della FIFPro, per partecipare alle riunioni in videoconferenza martedì 17 marzo per discutere della risposta del calcio europeo. Le discussioni includeranno tutte le competizioni nazionali ed europee, incluso UEFA EURO 2020. Ulteriori comunicazioni saranno effettuate a seguito di tali incontri. 

Questa non decisione indurrà i calciatori del Napoli a continuare ad allenarsi per preparare un match che con ogni probabilità non sarà giocato. Gli azzurri hanno comunque adottato una serie di protocolli per tutelare la salute di giocatori e staff tecnico.

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