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CdS-Napoli-Juve 2-1: Spalletti a punteggio pieno, Allegri sprofonda a -8

Morata illude i bianconeri dopo un errore di Manolas, Politano e Koulibaly la ribaltano e fanno impazzire il Maradona

di Pasquale Salvione

Il Napoli vola in testa alla classifica a punteggio pieno, la Juve sprofonda a -8 dopo tre giornate. Morata ha illuso Allegri al Maradona, Politano e Koulibaly lo hanno ribaltato e riportato sulla terra alla triste realtà: un solo punto dopo tre partite, una partenza così disastrosa della squadra bianconera non era mai immaginabile (l’ultima era stata proprio con lo stesso allenatore in panchina nel 2015). Nel giorno in cui il grande ex Cristiano Ronaldo ha debuttato con due reti nel Manchester United, un goffo intervento del suo sostituto Kean in area ha condannato alla secondo sconfitta consecutiva la Juve: Allegri ora dovrà pensare alla Champions e recuperare più giocatori possibile, ma sa bene che in campionato non potrà più commettere errori. Di tutt’altro umore la notte di Spalletti, che ha centrato la terza vittoria consecutiva e ha avuto una risposta importante dalla squadra in una serata non facile per le numerose defezioni e soprattutto per come si era messa la partita. E’ stato lui a cambiare la partita nell’intervallo con l’ingresso di Ounas per Elmas, è stato lui a dare fiducia dal primo minuto ad Anguissa (il migliore in campo del Napoli).

Le assenze hanno condizionato in maniera pesante le scelte. Allegri alla fine ha scelto un 4-4-2 molto ordinato, con De Sciglio e Pellegrini esterni in difesa accanto a Bonucci e Chiellini, la coppia centrale di centrocampo Locatelli-McKennie, Bernardeschi e Rabiot sulle fasce con Kulusevski in appoggio a Morata. Spalletti invece ha fatto galleggiare Elmas fra le linee in un centrocampo in cui, accanto a Fabian Ruiz, ha debuttato con buona personalità Anguissa, che solo da mercoledì lavora con i nuovi compagni di squadra. L’approccio alla partita delle due squadre è stato completamente diverso, esuberante quello del Napoli, attento quello della Juve. Dieci minuti con il piede pigiato sull’acceleratore per gli azzurri, che potevano sbloccare con Politano e Elmas. Poi un incredibile errore di Manolas (disastroso retropassaggio a Ospina) ha regalato a Morata la palla del vantaggio, ovviamente sfruttata. Allegri si è ritrovato davanti e ha fatto la partita che preferiva viste le tante defezioni: difesa accorta, linee strette e ribaltamenti improvvisi appoggiati sulla verve di Kulusevski e McKennie, sempre bravi a inserirsi. Il Napoli ha fatto fatica a scardinare il fortino eretto sulle spalle di Bonucci e Chiellini e ha fatto solo il solletico a Szczesny con Osimhen, Poltano, Elmas e Koulibaly. Quasi 70% di possesso palla nel primo tempo ma solo due tiri in porta rispetto ai 4 della Juve.

Spalletti nell’intervallo ha cambiato volto alla squadra con l’ingresso di Ounas al posto di Elmas. C’era bisogno di più vivacità, c’era bisogno di cambiare passo. E la scelta si è rivelata azzeccata, perché il Napoli si è messo a macinare gioco e ha messo sotto pressione la Juve. Il pareggio è arrivato, però, grazie a un regalo di Szczesny, che si è esibito in una respinta approssimativa su un tiro a giro di Insigne. Politano sulla ribattuta non poteva sbagliare: 1-1 e copione completamente stravolto. Allegri è passato alla difesa a 3 (De Ligt dentro al posto dell’esausto Pellegrini) e ha cercato di rivitalizzare la Juve con Ramsey e Kean. Il Napoli ci ha provato senza fortuna con Insigne (poi uscito per infortunio) e Fabian Ruiz, Spalletti ha giocato le carte Lozano e Zielinski e alla fine è stato premiato da Koulibaly, abile in mischia a insaccare da due passi dopo un incredibile colpo di testa all’indietro di Kean ribattuto da Szczesny. Un gol che ha scatenato la festa al Maradona, tutto lo stadio ha cantato con la squadra che ha raccolto i meritati applausi. Una serata da ricordare per il Napoli, da dimenticare al più presto per la Juve.

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