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CdS-Insigne, conto alla rovescia per il rinnovo: il piano di De Laurentiis

La trattativa tiene in ansia la tifoseria: l’attaccante vuole restare a vita ma spera che il club gli riconosca un valore tecnico ed economico

di Antonio Giordano

CASTEL DI SANGRO – Le statistiche, tout court, raccontano l’anima e quel senso compiuto del dovere che non può distrarsi mai, men che meno adesso: settanta minuti, con dentro un gol e un assist, ma anche una presenza viva, incurante del silenzio che assorbe i giorni e le notti, e lascia che pure questa estate sia la sua. Il contratto, quell’ombra cartacea di trentasei pagine o chissà quante, che s’allunga pure tra le tenebre, è un dettaglio esistenziale da lasciare a bordo campo: ci sarà un momento, prima o poi, per sedersi e chiacchierare, per incontrarsi e incrociare le diverse volontà, ma adesso che è arrivata l’ora di rimettersi a rigiocare, Lorenzo Insigne riprende se stesso e lo proietta dove lo porta il calcio.

 

Rinnovo Insigne, tra le parti si tratta. Lui intanto brilla con l’Ascoli

Per un’ora e poco più, l’orizzonte è in quei movimenti che disorientano l’Ascoli, nei traccianti e nelle parabole per arrivare fino a Politano, nelle convergenze per dialogare con Osimhen o con Zielinski o nelle conversioni per agevolare gli inserimenti di Mario Rui,che gli fa da spalla (come sempre) su binari conosciuti: è quella la vocazione da regista offensivo che arricchisce il campo, è quella la tendenza che un «10» naturale travestito con il «24» sparge in orizzontale e poi in verticale, è quella la bulimica necessità di caricarsi delle responsabilità che gratificano e arricchiscono autostima e personalità. l resto, è routine da ritiro, senza l’assillo di dover rinnovare adesso ma eventualmente di farlo quando sarà giusto accomodarsi – lui, il suo manager Pisacane e Adl – intorno ad un tavolo per guardarsi dentro e per svelarsi, senza più strategie e quindi a carte rigorosamente scoperte. Il divario è nelle voci che vengono sparse, in un gioco delle parti che appartiene a questo calcio e ad una trattativa divenuta complessa perché tardiva, nella quale farà fede ogni dettaglio: la durata del contratto, la «consistenza» dello stesso, il desiderio di chi vorrebbe regalarsi una maglia per la vita ma vedendo riconosciuto il proprio valore tecnico e pure quello umano, le difficoltà di un mondo che intanto è cambiato e che con la siccità di una crisi internazionale scatenata dal Covid ha inaridito e quasi prosciugato i bilanci.

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